L’
Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un procedimento istruttorio nei confronti di
Facebook per presunte pratiche commerciali scorrette, concernenti:
1) l’informativa fornita dal professionista in fase di registrazione alla piattaforma Facebook, con riferimento alle modalità di raccolta e utilizzo dei dati dei propri utenti a fini commerciali, incluse le informazioni generate dall’uso da parte dell’utente Facebook di
app di società appartenenti al gruppo e dall’accesso a siti
web/app di terzi;
2) l’automatica attivazione della piattaforma di scambio dei propri dati da/a terzi operatori per tutte le volte che l’utente accederà o utilizzerà siti
web e
app di terzi, con validità autorizzativa generale senza alcun consenso da parte dell’utente, con sola facoltà di
opt-out. In particolare, l’opzione a disposizione dell’utente di rinunciare o meno a tale modalità risulterebbe preimpostata, tramite spunta nell’apposita casella, sul consenso al trasferimento dei dati.
![facebook-l-agcm-apre-istruttoria-su-raccolta-e-uso-1.jpg facebook-l-agcm-apre-istruttoria-su-raccolta-e-uso-1.jpg](https://www.bitcity.it/immagini/news/2018/04/06/33768/facebook-l-agcm-apre-istruttoria-su-raccolta-e-uso-1.jpg)
Secondo l’Autorità, tali comportamenti potrebbero integrare
due distinte pratiche commerciali scorrette in violazione degli artt. 20, 21, 22, 24 e 25, del Codice del Consumo, in quanto, da un lato, Facebook non informerebbe adeguatamente e immediatamente, in fase di attivazione dell’
account,
l’utente dell’attività di raccolta e utilizzo, a fini commerciali, dei dati che egli cede.
Dall’altro, Facebook avrebbe esercitato un indebito condizionamento nei confronti dei consumatori registrati, i quali, in cambio dell’utilizzo di Facebook, presterebbero il consenso alla raccolta e all’utilizzo di tutte le informazioni che li riguardano (informazioni del proprio profilo FB, quelle derivanti dall’uso di FB e dalle proprie esperienze su siti e
app di terzi),
in modo inconsapevole e automatico, tramite un sistema di preselezione del consenso e a mantenere lo
status quo per evitare di subire limitazioni nell’utilizzo del servizio in caso di deselezione.
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