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Kaspersky Lab: una infezione su 10 da dispositivi USB è un cryptominer

Anche se la gamma e il numero di attacchi di questo tipo resta relativamente basso, la quantità di vittime sta aumentando di anno in anno.

Autore: Redazione BitCity

Pubblicato il: 26/09/2018

I dispositivi USB, noti per diffondere malware tra computer non connessi, sono stati sfruttati dagli autori di cyberattacchi come efficace veicolo di distribuzione di malware di crypto-mining.
Secondo un recente report di Kaspersky Lab sulle minacce legate a USB e supporti rimovibili, anche se la gamma e il numero di attacchi di questo tipo resta relativamente basso, la quantità di vittime sta aumentando di anno in anno. 
Nonostante i dispositivi USB vengano utilizzati da circa vent’anni e si siano guadagnati la reputazione di non essere device sicuri, rimangono comunque strumenti professionali molto diffusi e gadget apprezzati nelle fiere. Tutto ciò ha permesso a questi dispositivi di essere un obiettivo dei cybercriminali che hanno potuto utilizzarli per diffondere una serie di minacce.
Come rilevato dalla Kaspersky Security Network (KSN), la top 10 delle minacce che sfruttano i supporti rimovibili è stata guidata, almeno fino al 2015, dal malware LNK di Windows. La lista include, inoltre, l'exploit "Stuxnet vulnerability" del 2010 che comincia ad essere “vecchio”, CVE-2018-2568 e sempre più cryptominer. 
Secondo i dati del KSN, un cryptominer noto dal 2014 e rilevato nelle drive-root è il Trojan.Win32.Miner.ays/Trojan.Win64.Miner. Il trojan agisce scaricando l'applicazione di mining sul PC, la installa e, senza farsi rilevare, avvia il software di mining scaricando gli elementi che gli consentono di inviare qualsiasi risultato ad un server esterno controllato dall'autore delle minacce. I dati di Kaspersky Lab mostrano che alcune delle infezioni rilevate nel 2018 risalgono ad anni precedenti e sono state quindi probabilmente la causa di un significativo impatto negativo sulla potenza di calcolo del dispositivo della vittima. Stanno, inoltre, crescendo di circa un sesto, anno dopo anno, le rilevazioni della versione a 64 bit del miner, con un aumento del 18,42% tra il 2016 e il 2017 e se ne prevede un aumento del 16,42% tra il 2017 e il 2018. Questi risultati suggeriscono come la propagazione tramite supporti rimovibili funzioni bene per questa minaccia.
I mercati emergenti, dove i dispositivi USB sono più utilizzati anche in azienda, sono i più vulnerabili alle infezioni maligne diffuse dai supporti rimovibili. I Paesi più colpiti sono Asia, Africa e Sud America, ma sono stati rilevati casi isolati anche in Paesi dell'Europa e del Nord America. 
Nel 2018 alcuni dispositivi USB sono stati utilizzati anche per diffondere Dark Tequila, un complesso malware bancario scoperto il 21 agosto 2018, attivo in Messico dal 2013, che ha colpito utenti e aziende. Inoltre, secondo i dati del KSN, l'8% delle minacce rivolte ai sistemi di controllo industriale, nella prima metà del 2018, sono state diffuse tramite supporti rimovibili.

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Tag:

antivirus

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