In occasione dell'edizione Fall 2008 di IDF (Intel developer Forum)
, Stephen L. Smith, Corporate Vice President e Director Group operations del Digital Enterprise Group di Intel, ha presentato alcuni nuovi dettagli della roadmap delle CPU Intel per i prossimi mesi. Le indicazioni coprono tutti i principli segmenti: dai server ai PC, dai notebook ai MID.
Diamo uno sguardo a come cambierà il panorama di CPU e piattaforme Intel nel prossimo anno.
[tit:La roadmap per i server]

Per il mercato enterprise caratterizzato dai processori
Xeon, la roadmap prevede l'arrivo della piattaforma Nehalem-EP per architetture con due socket. Una delle novità di queste CPU è
l'integrazione del controller per la memoria, di tipo DDR3, con tre canali e tre DIMM per canale. La piattaforma prevede inoltre l'uso di chipset
X58 e ICH 9 e 10 (Tylersburg) con PCI Express gen2.
Nehalem-EP è posizionato nel segmento degli
Xeon della serie 5000, mentre per la fascia superiore quella della famiglia 7000, si proseguirà con le versioni note in codice come
Dunnington fino al 2009, quando saranno introdotti i
Nehalem-EX su piattaforma
Boxboro-EX. Si tratta di una piattaforma con
4 socket e le CPU saranno sempre dotate di controller per la memoria integrato. Prima di Nehalem-EX, però, a settembre 2008, saranno introdotti gli
Xeon 7400 con 6 core e 16 MByte di cache al terzo livello. Saranno compatibili a livello di socket con la piattaforma
Caneland e saranno prodotti con un processo produttivo a 45 nanometri. Nella fascia più bassa invece, quella della serie Xeon 3000, il 2009 vedrà l'arrivo delle CPU
Lynnfield e Havendale, su piattaforma Ibex Peak.
[tit:La roadmap per notebook e desktop]

Per il mondo dei desktop ad alte prestazioni, quello dei processori Core2 Quad, il prossimo passo di Intel vedrà l'introduzione della nuova piattaforma con i chipset X58 e i processori
Core i7 e Core i7 Extreme, cioè le versioni per
desktop di Nehalem. Si tratterà di CPU
con 4 core in grado di gestire 8 thread simultaneamente. Intel infatti ha reinserito la tecnologia Hyper Threading e fra le altre caratteristiche di queste CPU c'è il supporto per
8 Mbyte di Smart Cache, una modalità chiamata
Turbo Mode, oltre ovviamente al controller per la memoria integrato capace di gestire 3
canali DDR3 con 2 DIMM per canale. Per il segmento dei PC desktop mainstream, invece, gli attuali Core 2 Quad e Core 2 Duo proseguiranno, ma saranno introdotti nel 2009 anche in uqesto segmento i processori con il nome in codice
Lynnfield e Havendale, rispettivamente con 4 e 2 core, mentre per le piattaforme, i nomi in codice sono
Piketon, Kings Creek e ancora Ibex Peak. Nel 2009 i processori mainstream Nehalem saranno disponibili anche con
grafica integrata. Per i portatili ad alte prestazioni, le prossime piattaforme si chiameranno
Calpella e Ibex Peak-M, con CPU chiamate in codice
Clarksfield dotate di 4 core.Per il mercato dei portatili mainstream si aggiunge la CPU
Auburndale dotata di 2 core.
[tit:La roadmap per Netbook e Nettop]

Una categoria emergente di prodotti è quella dei
nettop/netbook. Si tratta di device dedicati principalmente alla navigazione in Internet, diversi dai notebook soprattutto per le prestazioni, ma anche dai
MID (Mobile Internet Device).Per questo specifico segmento Intel ha proposto in passato i processori Celeron, passando alla famiglia Atom 2008, con CPU costruite con un processo produttivo a 45 nanometri e caratterizzati da bassi consumi e sopratutto da un basso costo, con soluzioni a singolo o doppio core. Non ci sono però molti altri dettagli sui processori del 2009 per questo segmento.
[tit:Gli Ultramobile]

Il segmento dei prodotti ultramobile ha visto nel 2008 l'introduzione delle CPU note con il nome in codice
Silverthorne e PoulsboIl prossimo passo prevede l'introduzione di
Moorestown, che affiancherà l'attuale Menlow. L'obbiettivo principale dei nuovi componenti saranno i device per le comunicazioni.
Per il 2009/2010 il processo produttivo resterà quello attuale a 45 nanometri, ma con una riduzione di un fattore 10 dei consumi rispetto alle piattaforme attuali. Il passo successivo sarà il passaggio a un processo produttivo a 32 nanometri, con un livello di integrazione maggiore.
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