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A Intel è convenuto introdurre Atom ?

Alcuni analisti stanno iniziando a domandarsi se il successo dei netbook con i processori Atom sia un reale vantaggio per Intel. C'è anche qualcuno che pensa di no. Ecco una breve analisi.

Autore: Francesco Ferrari

Pubblicato il: 28/01/2009

Quello dell'esplosione del mercato dei netbook è un fenomeno che ha caratterizzato il 2008 e parlando di netbook non si può non tenere conto dei processori Atom di Intel che equipaggiano la maggior parte dei prodotti questa categoria.
Questo successo per Intel, secondo alcuni, però potrebbe non rivelarsi esattamente tale, almeno in termini economici. Il motivo principale è che i processori Atom costano nettamente meno di quelli per i notebook, e, se si considera che molti netbook sono acquistati non da utenti consumer, ma da utenti professionali, la cosa si complica. Sino a non molto tempo fa infatti non c'erano alternative ai notebook della categoria ultraportable, che avevano (e hanno ancora) prezzi superiori ai 1.000-1.200 euro, ma oggi è lecito ritenere che alcuni (il punto è proprio quanti) acquirenti di netbook avrebbero optato per un notebook se non ci fosse stata questa alternativa.
Certo, correttamente molti fanno osservare che un netbook non offre la stessa potenza di calcolo di un notebook, ma da un lato per molte applicazioni non serve una enorme potenza di calcolo, e dall'altro il mercato, cioè gli utenti, sta puntando sempre più decisamente sui netbook in virtù del basso costo e della notevole portatilità .
Sembra inoltre che questo trend di crescita non sia destinato a fermarsi nel 2009, e  Intel  si ritroverebbe a vendere più processori Atom a scapito, almeno in parte, di quelli Penryn usati attualmente per i notebook.

[tit:La concorrenza]
In questo scenario si è introdotto il terzo incomodo, o meglio, il secondo. Si tratta di AMD che ha appena presentato la piattaforma Yukon dopo l'abbandono lo scorso anno del diretto concorrente di Atom chiamato in codice Bobcat. Dal punto di vista del target, questa piattaforma dedicata ai portatili ultrasottili, si inserisce nel mezzo fra i netbook e i notebook ultraportable. Offre quindi qualcosa in più in termini di prestazioni rispetto ai netbook, ma ha un prezzo solo di poco superiore e comunque mediamente più basso di quelli tipici dei notebook ultraportable. Potenzialmente si tratta quindi di una soluzione intermedia che potrebbe essere molto gradita dagli utenti che sono disposti a spendere poco di più di un netbook per avere una macchina meno limitata in termini di prestazioni. à‰ ancora presto per capirlo, ma nel corso del 2009 avremo dei dati molto più precisi.

[tit:Ma quanto mi costi ?]
Un altro elemento per cercare di capire se a Intel convenga vendere più Atom o Penryn deriva dal costo dei processori, ma anche in questo caso avere delle certezze è molto complesso. Se infatti è abbastanza semplice fare le differenze in termini di prezzo di vendita, visto che sono tutto sommato noti, lo è molto meno fare i conti in termini di costi di produzione.
Un Atom viene venduto solitamente a poco meno di 30 dollari, mentre per un Penryn ne servono tipicamente ben più di 250. Per avere un'idea dei costi, invece, occorre considerare i dati a disposizione. I wafer di silicio sono gli stessi, quelli da 300 mm di diametro. La superficie dei chip è nota e quindi da questo si può calcolare, in linea di massima quanti chip si potrebbero produrre da ogni wafer. I problemi intervengono quando si cercano informazioni sulla resa (lo yield) per i diversi componenti che determina il numero finale di componenti effettivamente funzionanti e vendibili. La cosa non è semplice perchà© entrano in causa diversi fattori e quindi è difficile anche capire quanto le stime degli analisti possano essere attendibili.

[tit:Tutto sommato un successo]
Indipendentemente dai dubbi, più o meno fondati, sulla convenienza economica dell'introduzione di Atom, strategicamente la mossa di Intel sembra comunque essere  stata quella vincente.
Molti sostengono infatti che Intel non poteva non introdurre i processori Atom, semplicemente perchà© l'avrebbe fatto qualcun altro. In effetti Atom non è l'unico processore disponibile per i netbook. A parte AMD, che occupa un segmento leggermente diverso con Yukon, ci sono netbook che usano precessori VIA C7 come per esempio quello di HP, e diversi produttori come per esempio Qualcomm e persino nVidia, senza dimenticare Freescale, offrono processori per questo tipo di prodotti.
Resta valido quindi il vecchio motto che sosteneva che occorre essere i primi a innovare oppure qualcun altro arriverà  prima. Su questo versante Intel ha fatto un buon lavoro nel senso che la diffusione di Atom è ottima fra i netbook e i nuovi prodotti, come per esempio gli Atom N280 oppure i dual core N330 sono sicuramente molto appetibile per i produttori.
A questo va aggiunto che i processori Atom non sono utilizzati solamente dai netbook, ma c'è anche il vasto mercato embedded che è interessato a questo tipo di componenti.


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