Amd ha avuto degli importanti cambiamenti nel recente passato e di fatto il business model è differente rispetto a qualche anno fa.
Uno dei più importanti riguarda la produzione: ora Amd infatti non ha più direttamente le fabbriche di semiconduttori, ma ha una quota di partecipazione nell'azienda che si occupa della parte produttiva, un modello seguito comunque da numerose aziende, al punto che stanno rimanendo pochi i produttori di processori che dispongono direttamente di impianti di produzione.
Amd, del resto è convinta della scelta di questa soluzione di produzione compartecipata per il suo business.
Dal punto di vista del processo produttivo, Amd è passata a 45 nanometri e la roadmap prevede nell'immediato futuro il passaggio a componenti realizzati con un
processo a 32 nanometri che entrerà a produzione entro fine 2010-inizio 2011 in volume con Fusion, la nuova generazione di processori multicore.

Per quanto riguarda la strategia, Amd ha avuto un'evoluzione che ha portato l'azienda a proporsi come
fornitrice di piattaforme, e non solo di singoli componenti, con una valore aggiunto derivante dal bilanciamento dell'offerta delle piattaforme. Uno degli obbiettivi quindi è quello di aiutare gli utenti a capire come comportarsi a livello di acquisto proponendo soluzioni preconfezionate e ottimizzate per specifici impieghi.
Un'altra novità molto importante per Amd è costituita inoltre dall'offerta di software, introdotto per arricchire il concetto di piattaforma.
[tit:Fusion]
Uno dei progetti più interessanti su cui Amd sta lavorando da tempo è quello chiamato
Fusion, ma non ci sono ancora moltissimi dettagli visto che i tempi per la sua introduzione sono ancora di circa 18 mesi. Si tratta in sostanza
dell'integrazione all'interno di un singolo chip, di più core, compresi quelli grafici.
In generale, c'è la tendenza, come è successo per Intel, ad accelerare l'integrazione dei core grafici nei prodotti con lo spostamento del north bridge con grafica all'interno della Cpu . Resta ancora fuori il south bridge, scelta per ora motivata in parte anche dai costi. Per i chip di controllo dell'I/O infatti si possono usare processi produttivi della precedente generazione senza inficiare le prestazioni, ma con sensibili riduzioni di costi in termini di produzione rispetto all'uso delle tecnologie costruttive più recenti.
Fusion avrà un die che integrerà il core, il memory controller e la scheda grafica ed è previsto verosimilmente per Q4 2010 in mass production. Dato che il mercato cambia sensibilmente ogni sei mesi, è però ancora troppo presto per sapere quando ci sarà l'annuncio ufficiale, ma si sanno comunque già alcune cose interessanti. Per esempio, ci saranno diverse versione di Fusion, dedicate a differenti segmenti di prodotti.
Non è remota l'ipotesi che le prime versioni siano dedicate ai portatili anzichà©, come accade oggi, ai server. Se si va indietro nel tempo, infatti, si può notare come molte innovazioni tecnologiche di Amd siano partite prima per il mondo server e poi scalate a quello dei desktop e dei portatili. Con Fusion,invece, potrebbe essere diverso (non ci sono però ancora delle certezze) anche perchà© il
progetto ben si presta a soddisfare delle esigenze tipiche del mondo dei portatili come per esempio integrazione e bassi consumi per prolungare la vita delle batterie. Nell'immediato futuro quindi lo sviluppo potrebbe essere condotto in parallelo per la parte server e desktop, e per quella delle versioni per i notebook perchà© quello dei portatili sta diventando un mercato sempre più importante
L'altro trend che potrebbe sviluppare l'arrivo di Fusion è quello della
miniaturizzazione dei Pc desktop, cosa che già sta accedendo del resto con i formati come il mini ITX, in modo da fornire piattaforme sempre più competitive dal punto di vista di consumi e dimensioni.
[tit:La grafica]
Un altro elemento su cui Amd sta lavorando molto è
l'incremento delle performance sul versante dei processori grafici. Quello che tendono a migliorare i progettisti è soprattutto l'aspetto legato alle
performance per watt, affiancato anche dall'incremento di funzionalità nel parte del firmware, per esempio con nuovi sistemi di antialising.
In pratica l'obbiettivo è quello di cercare di rendere più fruibile a utenti anche non esperti la parte grafica.
Sta diventando molto interessante anche la tecnologia
Ati streaming che vede il processore grafico utilizzato anche come una unità di calcoli in virgola mobile molto potente per realizzare modellazione eccetera. Su questo versante entra in gioco però anche lo sviluppo software, per distribuire le risorse di calcolo e Amd punta dichiaratamente su standard aperti, come
OpenGl e OpenCL, quindi
facendo ricorso a librerie aperte.
L'azienda ritiene infatti che gli standard aperti saranno quelli che nel lungo periodo risulteranno vincitori e quindi ha scelto questo tipo di approccio fin dall'inizio.

In effetti occorre considerare che l'investimento principale ormai sta diventando il software, e non l'hardware e quindi diventa strategico proporre librerie aperte.
[tit:Il mondo dei server]
Anche Amd sta puntando decisamente su processori multicore per i server, ma a piccoli passi.
Uno degli obbiettivi principali, infatti, resta l'offerta di una sempre maggiore potenza di calcolo per superficie, ma lasciando inalterato il consumo. Questo tipo di approccio è iniziato nel 2003 con gli Opteron. àˆ chiaro comunque che ci saranno dei momenti di rottura, per esempio quando cambiano altri elementi della piattaforma.Se si osserva la roadmap server, al di là dell'incremento di prestazioni generico legato al numero di core, c'è infatti un costante recupero di efficienza energetica.
In quest'ottica si spiega l'arrivo di Istanbul, il processore per server dotato di sei core, evoluzione di quello chiamato Shanghai con quattro core.

I consumi sono infatti rimasti gli stessi, ma le capacità di elaborazione sono state sensibilmente incrementate, e utilizzando le stesse piattaforme esistenti.A questo riguardo occorre notare che le attuali infrastrutture sono ancora quelle che offrono il rapporto prezzo/prestazioni più interessante. I processori Opteron, infatti, ospitano il controller per le memorie e sono ancora per Ddr2. Di fatto Amd ritiene che saranno le piattaforme disponibili il prossimo anno a essere mature per una migrazione verso memorie di tipo Ddr3, ancora relativamente costose oggi.
In questo contesto, i modelli quad core Shanghai saranno utilizzati per indirizzare soluzioni specifiche, mentre Istanbul sarà destinato al segmento di mercato dove è richiesta l'efficienza di un maggior numero di core, tipicamente per sistemi della fascia a 4 e 8 socket.
Un altro elemento da considerare è che l'annuncio di una piattaforma server per Amd è traversale e il prodotto viene rilasciato simultaneamente su tutte le gamme, cioè per macchine a due vie, quattro vie eccetera.
[tit:I portatili]
Per il segmento dei notebook, Amd ritiene che, a parte i portatili tradizionali, ci siano tre macrocategorie: i netbook, gli ultraportable, e un'area in mezzo molto interessante, quella degli
ultrathin, in cui sembrano esserci buoni margini di crescita. Di fatto non sono pochi gli utenti vogliono che qualcosa di più di un netbook, ma non vogliono spendere troppo per un un ultraportable. Del resto anche Intel ha appena annunciato prodotti specifici proprio per questo segmento.
In termini di componenti Amd sta sviluppando chip con bassissimi consumi , per esempio nel segmento dei southbridge, con l'obbiettivo di ottenere consumi inferiori ai 25 W. Per l'aspetto dei consumi, Amd ha appena lanciato un programma per l'osservazione dei test utilizzati per verificare il consumo delle batterie dei portatili.
[tit:Gli altri sviluppi]
Amd da tempo si sta concentrando non solo sui singoli componenti, ma sulle piattaforme e le roadmap per i Pc desktop e per i portatili evidenziano questa strategia. Per ogni segmento di mercato Amd ha individuato soluzioni bilanciate in termini di combinazione di componenti. Del resto occorre considerare che Amd è tra le poche aziende a annoverare una gamma completa di prodotti.
Per quanto riguarda i mondo dei Pc utilizzati per il lavoro, Amd
sta cercando di spingere gli utenti a usare processori con più di due core, anche perchà© nell'uso quotidiano l'esecuzione di più applicazioni contemporaneamente sta aumento in modo sensibile.
In ambito consumer, invece, l'obbiettivo è quello di fornire con le specifiche piattaforme la massima fruibilità dei contenuti a disposizione, e quindi di
usare il Pc come oggetto per realizzare la convergenza fra i numerosi apparati digitali presenti in questo ambiente. L'altro obbiettivo, invece, è dedicato al mondo dei gamer con piattaforme bilanciate per questo tipo di utenti.
Tra le novità da segnalare c'è anche la sempre
maggiore attenzione di Amd nella proposta di software, oltre all'hardware. Questa scelta è essenziale alla strategia dell'azienda, anche perchà© se si vogliono promuovere delle piattaforme, occorre muoversi anche sul versante software. Di fatto sono stati sviluppati dei software per meglio indirizzare il segmento consumer, e non ci sono invece proposte in quello business, scelta motivata anche dal fatto che questo mercato è già fortemente presidiato da altre aziende.
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