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L'evoluzione del software

Una direzione verso cui si stanno muovendo molte aziende produttrici di software, Microsoft in testa, è quella del software as a service (SaaS) appoggiandola al cloud computing. Diamo uno sguardo a quali possono essere le implicazioni di questo passaggio che sembra sarà  molto graduale.

Autore: Redazione Technology

Pubblicato il: 21/07/2009

Uno dei trend di cui si sente parlare sempre più spesso è legato al SaaS, acronimo di software-as-a-service. Questo modello prevede che i programmi applicativi normalmente utilizzati non siano residenti sui Pc o i server locali, ma siano forniti, in termini di servizio, da una struttura esterna e pagati solitamente secondo la forma “pay per use”.
Questo modello di elaborazione ha molte impicazioni, di varia natura e non solo legate all'acquisto del software. In termini di infrastruttura, per esempio, l'utente finale non ha bisogno di un Pc particolarmente potente dato che elaborazione e lo spazio necessario sono fisicamente appannaggio dei server di chi fornisce questo servizio. L'unico requisito è la capacità  di connessione per cui si possono usare dei thin client al posto dei Pc, e magari anche qualcosa di più semplice e quindi poco costoso.
Questo spiega anche parte dell'interesse dei produttori nello sviluppo di nuove versioni di browser (che sono molto costosi da sviluppare, ma vengono regalati agli utenti) che potrebbero funzionare anche come sistemi operativi.
Questo modello si associa a quello del cloud computing, anche se non sono la stessa cosa. Solitamente quando ci si riferisce al cloud computing, infatti, si parla di un modello più articolato, di cui il SaaS è solo una parte visto che ci sono anche servizi legati allo storage, all'elaborazione e molti anche non destinati al mercato IT, ma ai consumatori direttamente.
L'idea comunque non è certo recente, anzi, chi lavora in questo settore ne sente parlare da molti anni, ma è opinione comune che il SaaS questa volta è qui per restarci.
L'aspetto probabilmente più importante è legato al marketing, soprattutto in momenti come questi dove le parole d'ordine per le aziende sono ottimizzazione e riduzione dei costi.
I vantaggi per una azienda consistono nel non dover investire in infrastrutture, quindi tecnologia come server, rete e client, e di poter tenere costantemente sotto controllo la spesa IT. Con questo modello vengono eliminati anche i problemi legati alla scalabilità . Questo comporta una allettante alternativa agli investimenti necessari per il reparto IT.
Un altro vantaggio è si può accedere a questi servizi da qualsiasi posto, quindi ci si può ritrovare a lavorare con lo stesso ambiente ovunque, durante gli spostamenti, o in caso di trasloco.
Dal punto di vista di chi fornisce questi servizi, il distribuire il software sotto forma di servizi permette ai fornitori di ottimizzare l'infrastruttura, utilizzando largamente tecnologie come per esempio la virtualizzazione, e di conseguire buoni margini di guadagno rispetto alle soluzioni classiche. Analogamente i produttori di software possono eliminare radicalmente anche uno dei problemi storici che è la pirateria.
In realtà  ci sono anche altri aspetti di cui tenere conto. Per esempio quello della sicurezza, sia per la tutela dei dati dell'azienda, sia per conservare la capacità  operativa in caso di problemi di comunicazione.

[tit:Il software per l'ufficio]
Uno dei mercati in cui si sta sviluppando una competizione fortissima e le aziende stanno spingendo verso il modello SaaS è certamente quello dei prodotti software per l'ufficio. Sono molte le aziende, oltre a Microsoft, che infatti si stanno muovendo in questa direzione , dato che gli analisti stimano che questo mercato potrebbe valere molti miliardi di dollari già  entro al fine del 2009.
In questo contesto diventa più chiaro il recente annuncio di Microsoft con il prossimo Office 2010 e Office Web gratuito e Microsoft si sente fiduciosa che il modello del software come servizio possa diventare interessante entro qualche anno.
Secondo gli analisti,infatti, per i prossimi anni i due modelli, quello dell'elaborazione in locale e quello SaaS, doverebbero convivere, spartendosi il mercato.
In pratica l'evoluzione delle tecnologie software sta trovando uno sbocco anche sul web, modificando diversi aspetti legati all'uso del software aziendale. Il passaggio comunque si prevede che sarà  molto graduale.
Attualmente, infatti, molte aziende ritengono che alcune applicazioni, come la contabilità , debbano restare tassativamente all'interno del firewall aziendale , sui propri server e queste decisioni cambieranno verosimilmente soltanto molto più avanti nel tempo. Altre applicazioni invece, come alcuni aspetti della posta elettronica, possono essere già  spostati all'esterno attraverso il web, mantenendo comunque una percezione che li vede all'interno del sistema aziendale.
à‰ in questo contesto che si innesta la strategia software plus service che va appunto in questa direzione a direzione, In pratica si tratta di permettere alle aziende di definire se e quali parti vorranno conservare “in house” e quali, invece vorranno usare in rete, e quindi integrare questi due aspetti.
Anche per il cloud ci sono stime di crescita rilevanti, con tassi che possono arrivare anche al 21% , e con un mercato che gli analisti stimano in 150 miliardi di dollari nel 2013 a livello worldwide. Per alcuni queste stime sono aggressive, ma in sostanza una buona parte dell'industria del software potrebbe migrare verso il cloud computing.
Di fatto la considerazione in cui l'azienda può decidere quanto fare localmente e quanto invece fare fare alla rete è diventato certamente una realtà  e questa è la direzione verso cui, per ora, si sta muovendo mercato.
Per citare qualche numero sulle dimensioni del fenomeno, Microsoft ha 4.000 partner che hanno aderito al suo programma e saranno appunto i partner a erogare i servizi che Microsoft mette a disposizione, anche attraverso il cloud. Dovrebbe essere imminente, inoltre, l'annuncio dell'accordo per fornire a un'azienda tedesca i servizi in cloud per 100.000 utenti.





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