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La tecnologia Turbo Boost di Intel

Si chiama Turbo Boost la tecnologia di Intel, implementata nelle Cpu Core i7, che permette di gestire le frequenze operative dei core in base al carico di lavoro. Vediamo i dettagli.

Autore: Redazione Technology

Pubblicato il: 02/09/2009

Turbo Boost è il nome che Intel ha dato alla tecnologia per ottenere una sorta di “overclock” automatico. La tecnologia non è certo nuova dato che è stata introdotta oramai da qualche tempo, prima nei processori per server, gli Xeon, e ora in quelli Core con architettura Nehalem. Come altre tecnologie c'è però una costante evoluzione e anche quella Turbo Boost è stata migliorata sensibilmente nel tempo.Di fatto questa tecnologia permette di ottimizzare lo sfruttamento dei core all'interno dei processori, e in modo del tutto trasparente per gli utenti.

[tit:Come funziona]
Il principio di funzionamento della tencologia Turbo Boost è concettualmente molto semplice, anche se l'implementazione lo è molto meno. Il processore infatti controlla costantemente la richiesta di potenza di calcolo da parte delle applicazioni e, se possibile, aumenta la frequenza di clock del core, o dei core, che sono interessati dall'elaborazione.
In una Cpu quad core, la tecnologia Turbo Boost può aumentare la frequenza di clock di un core, due oppure tutti e quattro contemporaneamente. I limiti di aumento della frequenza di clock, rispetto a quella nominale, sono dettati da fattori come la potenza, la temperatura e la corrente imposti dal Tdp (Thermal Design Power) del processore.
Questo significa anche che gli step di incremento della frequenza di clock (ogni step è di 133,33 MHz) non sono sempre gli stessi, ma variano a seconda del numero di core interessati, appunto per non andare oltre le limitazioni imposte dal Tdp.
Nella prima generazione di processori Core i7, la tecnologia Turbo Boost permette di incrementate di uno o due step (cioè fino a 266,66 MHz) la frequenza se è un solo core a essere interessato all'elaborazione, mentre se i core coinvolti sono due o quattro, la frequenza sale di un solo step. Nella successiva generazione di Cpu Nehalem comunque sono previsti incrementi maggiori dal punto di vista del numero di step.
L'abilitazione della tecnologia Turbo Boost avviene tramite il Bios e per funzionare il sistema operativo deve supportare i driver per la gestione dei consumi, presenti ormai sia sulle piattaforme Windows che su quelle Linux. La tecnologia comunque, una volta abilitata, funziona in modo del tutto automatico e il sistema controlla costantemente la corrente assorbita, la potenza dissipata e la temperatura.

[tit:I vantaggi]
Di fatto la tecnologia Turbo Boost permette di avere diversi vantaggi e di “modulare” parte delle prestazioni in funzione del tipo di elaborazione in atto. Per esempio, non sono poche le applicazioni che sono a thread singolo e quindi poter avere temporaneamente qualche MHz in più su un singolo core permette di eseguire i calcoli più rapidamente. La tecnologia Turbo Boost offre comunque simili vantaggi anche nel caso della presenza di più thread.
In pratica la tecnologia Turbo Boost permette di sfruttare molto meglio le risorse della Cpu a seconda delle esigenze del momento, ottenendo prestazioni in più quando servono,  e senza comportare alcun rischio per i componenti come invece accade nel caso di overclock fatti dall'utente finale.





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