In occasione della prima edizione della
Virtualization Conference , evento
Microsoft svoltosi a Milano,
Jeff Woolsey, Principal Group Program Manager di Microsoft per Windows Virtualization, ha descritto le principali tecnologie per la virtualizzazione contenute in
Windows Server 2008 R2, confrontandole con quelle dei prodotti della concorrenza.

Se infatti in passato l'azienda di riferimento per la virtualizzazione era
VMware, ora Microsoft ha recuperato sia sul versante delle tecnologie che del mercato. A conferma dell'interesse c'è stata la presenza di oltre 100 persone dal profilo estremamente tecnico all'evento di Milano.
Sul fronte della strategia per la virtualizzazione, quella di Microsoft comunque si
estende non solamente al mondo dei server, ma anche ai client e alle applicazioni.
I vantaggi, secondo Jeff Woolsey,
Hyper-V R2 in Windows Server 2008 R2 sono numerosi e uno di questi, per esempio, risiede nella semplicità di migrazione delle macchine virtuali rispetto ad altre soluzioni. Di
fatto si può migrare senza interrompere le operazioni, e al contempo la soluzione assicura una elevata scalabilità .
Hyper-V R2 consente di fatto consolidare efficacemente i server. Un primo esempio di virtualizzazione, secdono recenti statisitiche, è costituita dai web server, ma il secondo , in ordine di diffusione riguarda i server SQL. Q uello del consolidamento dei server, uno dei trend che coinvolge la virtualizzazione, è in atto da tempo e presenta infatti vantaggi economici tangibili, ma, non si tratta degli unici visto che ci sono anche quelli sul versante della business agility.
Tra le nuove feature del sistema di virtualizzazione di Microsoft c'è la
Live Migration, il
nuovo supporto per i processori , il miglioramento della scalabilità e della parte di networking, ma anche la gestione dinamica delle virtual machine e il Core Parking.
Per il supporto dei processori c'è un miglioramento delle prestazioni con tecniche come
l'estensione delle page table, ma anche una riduzione dei consumi. C'è anche un abbassamento del Tco legato al
supporto per 64 processori logici. Per quanto riguarda la scalabilità infatti,
Hyper-V R2 permette di supportare fino a 8 Cpu e complessivamente. Di fatto in questa versione c'è una maggiore densità delle virtual machine. Si possono infatti far funzionare fino a 384 virtual machine simultaneamente e c'è il supporto per 512 processori virtuali per ogni server.
La parte legata al networking, invece, è stata migliorata sul fronte delle prestazioni con il supporto per il
10 GbE.
La gestione
dinamica delle virtual machine e la possibilità di aggiungere storage virtuale senza interrompere i processi sono altre funzionalità interessanti.
La parte però che probabilmente interessa di più le aziende è la
Live Migration, che in pratica permette di realizzare le migrazioni senza la intaccare il workload. Un altro aspetto decisamente interessante è che la funzione di Live Migration è gratuita, mentre, sottolinea Microsoft, con i prodotti della concorrenza la spesa sarebbe rilevante, dai 13.000 a oltre i 40.000 dollari indicativamente.
Un'altra tecnologia competitiva è quella chiamata
Cluster Shared Volume (CSV), che rende accessibile il volume a qualsiasi nodo in un cluster, anche se è montato in uno solo, e che permette di avere dei vantaggi rispetto alle soluzioni usate dalla concorrenza.In pratica questa tecnologia permette a tutti i Windows Server 2008 di “vedere†lo stesso storage e offre anche altri vantaggi. Per esempio facilita il setup dato che il fyle system è quello Ntfs, e non proprietario come quello VMware, non serve un hardware speciale e i limiti in termini di dimensioni e numero dei volumi sono molto più ampi rispetto ai prodotti concorrenti. Il supporto di
CSV infatti è per volumi fino a
256 TByte, mentre per
VMFS arriva
a 2 TByte, oppure le dimensioni minime del volume possono essere di
1 MByte contro 1,2 GByte del sistema di VMware.
Altra nuova funzionalità interessante è quella chiamata
Core Parking che consente di trasferire le virtual machine sul core desiderato in modo da poter porre in standby i core non utilizzati, e sfruttare meglio le potenzialità dei core effettivamente utilizzati. Sul fronte del risparmio energetico, il sistema permette di far entrare in sleep mode i core che non servono spostando le virtual machine sugli altri, con un miglioramento della gestione dei consumi del 10-15%.Un altro elemento sottolineato da Microsoft riguarda l'interoperabilità di Hyper-V R2 con altri sistemi, come
Novell e Citrix.
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