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La tecnologia Eyefinity di Ati

Le nuove schede grafiche Ati dispongono della tecnologia Eyefinity che permette a una singola Gpu di supportare fino a sei uscite video indipendenti per la visualizzazione su più monitor. Vediamo qualche dettaglio.

Autore: Redazione Technology

Pubblicato il: 02/10/2009

Di sistemi multimonitor si parla da molto tempo e ci sono state in passato numerose implementazioni, soprattutto da parte di Nvidia e Matrox.
Dal punto di vista applicativo, la disponibilità  di più monitor consente non solo di aumentare il coinvolgimento con i più recenti giochi 3D, ma anche di incrementare la produttività  di tutti i giorni, usano il multitasking e un'area di lavoro enormemente ampliata rispetto alle soluzioni con monitor singolo. In generale, i vantaggi sono numerosi e, per esempio, ben noti da tempo con le workstation grafiche per il mercato professionale.
Amd ha presentato recentemente la sua tecnologia chiamata Eyefinity che permette di utilizzare fino a un massimo di sei schermi ad alta risoluzione simultaneamente e in modo indipendente. I monitor possono essere raggruppati e utilizzati con diverse modalità  e per diversi tipi di applicazione, dall'entertainment alla produttività , ai giochi 3D.

[tit:La tecnologia]La tecnologia Eyefinity si basa su una architettura flessibile che supporta fino a sei pipeline a 10 bit per i display. La cosa interessante è che sono possibili diverse combinazioni in termini di connettività  per i display, sempre però con il limite di sei uscite massime.
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Dal punto di vista delle possibilità  di gestione, sono previste diverse modalità  operative ed è possibile creare una singola superficie distribuita lungo tutti i display. Il sistema funziona sia con lo spazio del desktop del Pc, ma anche per il playback di video e con applicazioni 3D full screen e in finestra. Sul fronte della gestione, il sistema di controllo è stato progettato per essere flessibile e l'interfaccia utente è integrata direttamente nel control center dei driver Catalyst.
Come area di visualizzione, teoricamente la massima risoluzione aggregata raggiungibile è di 8.192 x 8.192 pixel (67.1 Mpixel), con varie combinazioni intermedie. Per esempio, si può arrivare a uno spazio di 7.680x3.200 pixel utilizzando sei monitor con risoluzione di 2.560x1.600 punti con una configurazione di tre display per due (24.6 Mpixel complessivi).
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Questa tecnologia supporta il funzionamento in Duplicated Mode (i desktop dei PC sono clonati su monitor multipli) e l'Extended Mode( il desktop del PC è esteso su monitor multipli), e offre il supporto completo per sistemi operativi come Windows 7, Windows Vista , e Linux.
la-tecnologia-eyefinity-di-ati-7.jpgDal punto di vista delle connessioni sono fortemente raccomandate quelle DisplayPort perchà© offrono la massima flessibilità  e il numero più alto di uscite per i display. Su una prima scheda grafica Eyefinity vista in una demo, una versione della Radeon HD 5870, si sono visti sei connettori con standard DisplayPort. Si possono comunque combinare due uscite di tipo DVI, HDMI, o VGA in combinazione con quelle DisplayPort, assicurando la necessaria flessibilità  del sistema. Dal punto di vista delle prestazioni, occorre comunque considerare che quelle richieste alla scheda grafica sono condizionate dalla risoluzione utilizzata e quindi servono Gpu piuttosto potenti.

[tit:L'ecosistema]
La tecnologia Eyefinity da sola non basta a diffondere questo tipo di soluzione, ma occorre un articolato ecosistema che comprende, fra l'altro, gli Isv e i produttori di monitor. Occorrono, infatti non soltanto monitor adeguati, ma anche sistemi di aggancio particolari per poter affiancare fino a sei display.
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Il supporto della tecnologia, inoltre, deve spingersi fino alle applicazioni, in modo che possano effettivamente trarre vantaggio dalla disponibilità  della maggiore quantità  di spazio. Per i giochi 3D non sembra che ci siano particolari problemi, almeno osservando la lunga lista di titoli testati da Amd con questa soluzione.
Dal punto di vista dell'utente finale, i vantaggi sono che ormai i monitor a risoluzione standard costano molto meno di quelli ad alta risoluzione, e con questa tecnologia si possono utilizzare monitor anche piuttosto economici per avere un'ampia area di visualizzazione e un elevato numero di pixel. Per contro ci sono ancora dei limiti, dato che comunque si tratta di affiancare più dispositivi separati, e quindi occorre fare i conti con aspetti come lo spessore delle cornici dei monitor che interrompono la visualizzazione.
Per il futuro, fanno ben sperare evoluzioni come quello dello standard DisplayPort. Le specifiche 1.2 dello standard DisplayPort sono attualmente in fase di sviluppo da parte dello stesso gruppo di aziende che ha promosso l'attuale versione. Queste specifiche prevedono innovazioni molto interessanti, come per esempio una larghezza di banda maggiore, un audio migliore e il supporto multi stream, quello noto anche con il nome di daisy chaining, che permette di collegare più monitor usando un solo connettore.


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