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La mobilitazione per la banda larga

Il recente annuncio dello spostamento del finanziamento previsto per lo sviluppo della banda larga in Italia ha suscitato numerose polemiche, anche perchè molti ritengono che si tratti di una soluzione in grado non solo di allineare il nostro Paese a quelli tecnologicamente più avanzati, ma anche di indurre sensibili vantaggi economici.

Autore: Redazione BitCity

Pubblicato il: 09/11/2009

Il recente annuncio di un "congelamento" della prima tranche di investimenti, pari a 800 milioni di euro, destinata allo sviluppo della banda larga in Italia sta suscitando una reazione molto ampia da più parti, da Confindustria ai sindacati, ma anche da parte delle associazioni dei consumatori.
Le reazioni, ma forse è meglio chiamarle proteste, hanno motivazioni diverse, ma praticamente tutti concordano che i vantaggi della diffusione della banda larga saranno numerosi. Per esempio, c'è chi fa notare che il ritorno previsto per investimenti di questo tipo è notevolmente maggiore delle cifre stanziate, e quindi l'avvio dello sviluppo della banda larga porterebbe benefici sensibili sia in termini economici che di occupazione.
àˆ infatti una opinione largamente condivisa che l'Italia debba investire in innovazione tecnologica per la Pubblica amministrazione, le imprese e anche le famiglie se si vuole sorpassare l'attuale situazione congiunturale e assistere a un rilancio di economia e occupazione.
La serie di appelli al Governo che si susseguono giornalmente per ripristinare i finanziamenti alla banda larga sembrano però contraddire quanti ritengono, anche a fronte di specifiche ricerche, che ci sia uno scarso interesse degli italiani per l'Ict. Alcuni infatti sostengono che la sensibilizzazione sugli argomenti tecnologici sia piuttosto bassa almeno sul versante delle famiglie e delle aziende, che sovente ritengono di poter fare a meno delle innovazioni tecnologiche.
Probabilmente la verità  sta da entrambe le parti. Da un lato è certamente vero che, soprattutto per il passato, uno dei motivi per cui l'Italia non è tra i primi Paesi per l'uso della banda larga deriva non soltanto da ragioni di carattere strutturale, dall'altro alto è anche vero che l'atteggiamento di molti soggetti, sopratutto aziende e Pubblica amministrazione, sta cambiando rapidamente, vedendo le molteplici opportunità  offerte da questo tipo di innovazione.



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