La televisione sta diventando sempre di più il sistema principale di fruizione di contenuti e interazione in ambito domestico, questo anche perchà© sono state migliorate rispetto al passato le possibilità di connessione e le caratteristiche tecniche.Di fatto sono scomparsi i modelli con tubo catodico e i modelli flat li stanno sostituendo molto velocmente, anche grazie al fatto che ormai si possono trovare modelli a prezzi convenienti e con dimensioni ragguardevoli.
Diamo uno sguardo agli elementi che è utile considerare in fase di scelta di un televisore.

[tit:Che cosa offre il mercato]
Una premessa doverosa parlando di mercato è che i prezzi e le caratteristiche tecniche variano in modo molto veloce, soprattutto nel mondo dei prodotti consumer. Quello che si può fare per dare un'idea è fotografare della situazione attuale, rendendosi conto però che l'offerta varia in modo molto dinamico e spesso, fortunatamente, nella direzione di un abbassamento dei prezzi. La grande distribuzione contribuisce, inoltre, a modificare il panorama con frequenti offerte, spesso molto allettanti dal punto di vista dei prezzi.

Dal punto di vista delle misure, gli sviluppi nella produzione di pannelli LCD hanno permesso di ottenere una discreta varietà di modelli di cui molti a prezzi piuttosto convenienti. Dando uno sguardo alle proposte commerciali, ci si può rendere facilmente conto che le offerte sono davvero molte e variegate.In questo momento le cifre in gioco partono da poco meno di 300 euro per arrivare anche a oltre 3000 euro peri formati più diffusi, ma si prosegue con versioni con dimensioni e prezzi faraonici.
Un elemento interessante è che gli utenti sembrano essere ben informati sui prodotti da comprare e, infatti, secondo gli analisti, il 92% del turnover dei televisori in Europa è costituito da modelli HD Ready e Full HD.
L'offerta attuale si può dividere in diversi segmenti, in base alla diagonale. Il primo è quello con dimensioni inferiori ai 32", quindi con TV da 23", 26", ma anche con diagonali inferiori come 19". Sono i modelli più economici, con prezzi che vanno orientativamente da poco meno di 300 euro fino a circa 600-700. Sono anche quelli però con le caratteristiche tecniche più limitate, per esempio in termini di risoluzione.
Il secondo segmento è quello dei 32", dove si possono trovare numerosi prodotti con prezzi che vanno indicativamente da poco più di 600 euro a oltre 1300, a seconda delle caratteristiche tecniche. In questo segmento si possono trovare in maggioranza TV HD Ready e pochi modelli Full HD, quindi se questo aspetto è determinante, occorre mettersi a cercare con pazienza il modello corretto.
Un terzo segmento è quello dei 37". Si tratta di uno dei più diffusi e infatti in Europa i televisori di questo formato e oltre costituiscono il 50% degli acquisti. Nel segmento dei 37" si possono trovare numerose versioni capaci di raggiungere risoluzioni Full HD, anche se gli HD Ready sono ancora i più comuni. Per i prezzi si parte indicativamente da poco meno di 800 euro fino a oltre i 1500-1700, ma si possono trovare modello molto interessanti dal punto di vista delle caratteristiche tecniche e della qualità di visualizzazione. Un quarto segmento è quello dei modelli con diagonale da 40"-42", ed è anche uno dei più affollati. Dal punto di vista dei prezzi la fascia è quella tra i circa 1100-1200 euro e i 2700-3000. In questo segmento le dimensioni del pannello non pone troppi problemi per realizzare TV con risoluzione Full HD, come nei casi precedenti, ed è molto facile trovare versioni con questa caratteristica.
A parte una puntata sul formato dei 47", il segmento superiore è quello che comprende modelli da 50" e oltre, con prezzi che ovviamente sono sensibilmente più elevati per le unità con tecnologia LCD, mentre sono relativamente abbordabili, in questo momento partono circa da 1300-1400 euro in su, se si sceglie la tecnologia al Plasma. Ovviamente i prezzi salgono moltissimo con l'aumentare delle dimensioni.

Per la tecnologia, quella più diffusa è senza dubbio quella LCD, anche se i display al Plasma hanno risolto molti dei problemi tecnici del passato e spesso hanno anche dei prezzi interessanti.
[tit:L'alta definizione]
La TV ad alta definizione, o HDTV (High Definition TeleVision), prevede un enorme salto di qualità rispetto agli attuali standard televisivi definiti SDTV. Parlando più in generale di HD, si tende a indicare una determinata qualità video, per capire di cosa si sta parlando è necessario fare un piccolo passo indietro.Fino a oggi i programmi e i flussi video utilizzati sfruttano il segnale PAL (per l'Europa) e NTSC. Lo standard attualmente diffuso prevede 576 linee, la televisione tradizionale è trasmessa con una risoluzione di 720x576 pixel.Per poter parlare di alta definizione si deve soddisfare il minimo requisito, con una risoluzione di almeno 720 linee. Inoltre, a differenza del segnale standard che ha un rapporto di forma 4:3, il nuovo segnale è distribuito in modalità widescreen 16:9.

Le TV HD Ready sono dunque pronte per l'utilizzo di segnali ad alta definizione supportano lo standard 720p, nel quale sono previste 720 righe trasmesse in modo progressivo, con una risoluzione 1.280x720 pixel. Analogamente, queste TV sono compatibili con lo standard interfacciato a 1.080 linee.Tuttavia però, lo standard Full HD offre una risoluzione maggiore (1.920x1.080 pixel) e una qualità generale migliore. Si tratta di pannelli, solitamente di diagonale superiore a quelli HD Ready e capaci di gestire segnali 1080i, 1080p e 720p. La differenza tra un segnale interlacciato "i" e un segnale progressivo "p" sta nella quantità di dati trasmessi e nella conseguente qualità offerta. Il segnale interlacciato consente l'aggiornamento solo della metà delle linee dello schermo per ogni ciclo di refresh, mentre un segnale progressivo aggiorna a ogni refresh tutte le linee. Ciò garantisce un'immagine con dettagli e qualità migliore. Di fatto le TV contraddistinte dal logo HD Ready sono pronte per la gestione di contenuti ad alta definizione ma non possono visualizzare al meglio stream video Full HD. In senso assoluto queste TV soddisfano i requisiti minimi per la riproduzione in alta definizione, ma non necessariamente dispongono di una qualità esageratamente superiore alle tradizionali TV PAL, rispetto alle quali dispongono di 144 linee in più.
La scelta relativa al formato è dunque legata al tipo di utilizzo che intendiamo fare del nuovo apparecchio. Se si vuole collegare una console di ultima generazione o un lettore per supporti ottici Blu-Ray, forse è il caso di valutare un pannello Full HD, capace di restituire al meglio i dettagli offerti da queste sorgenti. Diversamente, se preferiamo usare la TV per la visione dei programmi televisivi, un apparecchio HD Ready può essere consigliato a causa della quasi totale assenza di trasmissioni ad alta definizione e della variabile situazione su questo fronte degli standard attuali.
[tit:Plasma o LCD?]
I primi ad affermarsi sono stati i televisori con tecnologia Plasma, caratterizzati da colori e sfumature di alta qualità . A seguire, in tempi più recenti, le TV LCD, con prezzi più abbordabili e buone caratteristiche generali. Ad oggi entrambe le tecnologie coesistono sul mercato, anche se il metodo di funzionamento è sostanzialmente diverso.
Le tecnologia al Plasma ha il grande vantaggio di poter essere impiegata per la creazione di pannelli con diagonale molto estesa e con uno spessore molto ridotto. Rispetto ad altri sistemi, i singoli pixel vengono pilotati singolarmente e illuminati singolarmente, garantendo luminosità , contrasto e uno spazio colore elevati.Il pregio delle TV al plasma è infatti dato dai colori vividi e intensi, dal nero molto forte e incisivo, che migliora l'esperienza visiva, soprattutto nel caso di film ad alta definizione. Tecnicamente, questa soluzione prevede la presenza di numerose celle separate tra loro e contenenti gas Xeon e Neon. Queste celle, racchiuse tra due pannelli di vetro, sono collegate tramite appositi elettrodi al sistema elettronico di gestione dello schermo. Tramite questo contatto elettrico è possibile cambiare lo stato dei gas contenuti nelle celle. La differenza di potenziale che si viene a creare agli estremi della cella porta alla ionizzazione dei due elementi gassosi e alla generazione del plasma. Ogni pixel visualizzato a schermo è costituito da tre piccole celle di questo tipo, opportunamente trattate con fosfori di diversi colori (RGB). L'attivazione di queste tre unità genera colori e intensità diverse per raggiungere l'immagine desiderata.
Il consumo di questo tipo di schermi può arrivare a oltre 350 W, mentre la durata varia tra le 60.000 e le 100.000 ore, un lasso di tempo nel quale la luminosità generale dello schermo si dimezza e le immagini perdono di intensità .
I pannelli LCD (Liquid Crystal Display) sono oggi disponibili con diagonali fino a 100" e oltre, con risoluzioni variabili da 800x600 pixel a Full HD 1.920x1.080 pixel, e oltre. Tra i pregi principali, oltre a una buona definizione generale, i consumi contenuti e adatti per l'utilizzo di più pannelli affiancati o per dispositivi portatili. Questi schermi sfruttano le proprietà di particolari materiali, definiti appunto cristalli liquidi e incapsulati tra due lastre di vetro. Questa sostanza è pilotata tramite appositi contatti elettrici anche se, a differenza della tecnologia "plasma" non esiste una separazione netta tra i diversi punti dello schermo. Il funzionamento prevede la presenza di due filtri polarizzatori allineati esternamente alle due superfici di vetro. In base alla polarizzazione applicata, i cristalli permettono o meno il passaggio della luce. Questo si traduce in pixel accesi o spenti e determina l'intensità luminosa del singolo punto all'interno della matrice. Alle spalle della matrice sono integrate diverse lampade a catodo freddo che costituiscono la retroilluminazione e definiscono, in parte, il parametro relativo alla luminosità del display. Negli schermi a matrice attiva, lo schermo LCD contiene una pellicola di transistor TFT o Thin Film Transistor. Con questo sistema è possibile ottenere immagini luminose e brillanti, sensibilmente migliori rispetto agli LCD tradizionali. Tra i parametri critici per la scelta di un TV LCD c'è senza dubbio il contrasto. àˆ necessario chiarire questa caratteristica spesso segnalata in modo poco chiaro. Al di là del contrasto nativo, caratteristico della matrice, esiste il cosiddetto "contrasto dinamico", che dipende dai cristalli liquidi utilizzati e dalla retroilluminazione. Si tratta del rapporto tra il bianco e il nero misurati però alla massima luminosità (nel caso del bianco) e alla minima (nel caso del nero). Se ne deduce che i valori dinamici di contrasto sono nettamente più alti rispetto a quelli nativi. Tale valore ha dunque un senso se rapportato alla visione di film dove si alternano immagini molto chiare e sequenze scure. Nel caso di immagini con zone chiare e scure, tale valore risulta poco utile, dato che la retroilluminazione è unica per tutto il pannello e non può essere pilotata a zone, favorendo i toni chiari o quelli scuri in diverse parti della matrice.
[tit:Connessioni]
I più recenti TV oggi in circolazione offrono un buon numero di ingressi per poter collegare dispositivi di ogni tipo. Oltre alle comuni prese SCART, Composito e S-Video, per il collegamento di registratori DVD e VHS o apparecchi PAL, sono infatti disponibili connettori per fruire dei segnali HD.

Tra questi gli ingressi DVI, Component e HDMI. Quest'ultimo in particolare rappresenta lo standard per la trasmissione di segnali ad alta definizione e permette di creare una "catena" HD tra più unità , come TV, lettori, registratori e periferiche A/V. àˆ importante badare alla presenza di più ingressi HDMI (High-Definition Multi-media Interface) su una TV, per connettere il sempre crescente numero di dispositivi in commercio. Questo tipo di standard permette di far transitare in un unico cavo i segnali audio e video in modo digitale non compresso. Il flusso dati in alta definizione è dotato di un sistema di protezione per i diritti d'autore DRM o Digital Rights Management, denominato HDCP (High-Definition Content Protection). Questa protezione, inserita di serie sui prodotti Blu-ray e HD DVD, può essere decifrata e sbloccata solo da particolari hardware integrati nella TV. àˆ dunque opportuno dotarsi di apparecchi recenti con supporto HDMI 1.3, capace di una banda massima e di una risoluzione supportata superiore ai precedenti standard (1.0 - 1.1 e 1.2).
[tit:Il Sintonizzatore]
Tra i particolari da analizzare con molta attenzione c'è sicuramente il sintonizzatore che permette la ricezione dei canali. A oggi si tratta di unità ibride, cioè capaci di ricevere segnali di tipo analogico e digitale terrestre DVB-T in un unico dispositivo. Per la ricezione dei segnali digitali ad alta definizione è necessario fare attenzione e scegliere quelle TV che dispongono di un ricevitore HD. Il sistema digitale prevede la trasmissione di un flusso A/V in formato MPEG-2 e utilizza il sistema di modulazione OFDM.Per chi desidera utilizzare tessere per la ricezione di canali a pagamento, è opportuno ricercare apparecchi televisivi con l'ingresso CAM, anche se per la maggior compatibilità è consigliato un decoder esterno capace di accogliere le tessere dedicate (per esempio Mediaset Premium o La7 CartaPiù).
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