Netbook, notebook low cost, mini notebook: queste e altre definizioni sono utilizzate per identificare una nuova categoria di prodotti che si è affacciata sul mercato da relativamente poco tempo.
Si tratta di portatili di dimensioni molto contenute, leggeri, con un prezzo compreso da 299 e 499 euro circa, con una potenza di calcolo inferiore a quella di un notebook tradizionale e dotati spesso di capacità di comunicazione autonome al punto che talvolta sono venduti insieme alle offerte degli operatori telefonici.
Dopo l'introduzione da patte di ASUS del primo Eee PC, tutti i principali produttori hanno a listino almeno un prodotto che rientra in questo segmento.
Essenzialmente i produttori hanno orientato questi portatili verso il mercato consumer e presso la grande distribuzione si trova una buona varietà di macchine con caratteristiche simili, ma talvolta anche piuttosto differenziate.A questo riguardo vale la pena di fare una considerazione: indipendentemente dal tipo di target di clientela a cui i produttori si rivolgono, il mercato decide in modo indipendente se e come utilizzare un prodotto. Per questo motivo questa categoria sta riscuotendo un certo successo anche per applicazioni in ambito professionale e non solo consumer. In sostanza se da un lato è piuttosto improbabile che un netbook sia l'unico PC a disposizione (può essere un'ottima seconda macchina), dall'altro apre molte opportunità di impiego alcune in concorrenza con i notebook e altre con gli smartphone.Se state pensando di acquistarne uno, vale probabilmente la pena di fare qualche considerazione per scegliere il modello migliore.
[tit:Le prestazioni]
La prima cosa da precisare, al fine di evitare fraintendimenti, è che la potenza di calcolo di un netbook è più bassa di quella di un normale notebook, anche se è del segmento entry level. Quasi tutti infatti usano la piattaforma Intel Atom che fornisce un'adeguata potenza per alcuni tipi di applicazioni, ma non per altre. Per esempio, dimenticatevi di poter giocare su un netbook con gli attuali giochi 3D, oppure di eseguire lavori di editing video o di fotoritocco. Semplicemente non c'è abbastanza potenza elaborativa. Le capacità però sono più che sufficienti per moltissime altre applicazioni come per esempi navigare in Internet, scrivere con un wordprocessor, mandare e ricevere email, lavorare con fogli di calcolo non eccessivamente complessi, visualizzare fotografie, usare sistemi VoIP.

Nell'immediato futuro stanno per arrivare le nuove piattaforme dotate di processori Atom dual core che offrono capacità elaborative maggiori.
[tit:La portatilità e l'autonomia]
Il motivo principale per cui molti stanno puntando su un netbook è sicuramente l'estrema portatilità . Non è un dispositivo leggero come uno smartphone, ma lo è molto di più di un notebook, fatta esclusione per gli ultramobile che però hanno un altro difetto: il prezzo. Un notebook ultramobile infatti costa 5-10 volte di più di un netbook, anche se va riconosciuto che offre prestazioni più elevate.I netbook sono quindi macchine destinate a essere usate prevalentemente in mobilità , il che pone un problema non irrilevante, quello dell'autonomia. I valori sono molto variabili e dipendono anche dal tipo di dotazione scelta. In generale si va dalle 2,5 ore alle 6, ma per raggiungere il valori più alti spesso occorre munirsi delle apposite batterie potenziate. Se quindi volte usare un netbook lontano da una presa di corrente verificate che siano disponibili batterie aggiuntive, per esempio a 6 celle. In alternativa vale la pena di verificare quale sia il costo di un secondo gruppo di batterie e se sia disponibile.
[tit:Il sistema operativo]
Molti netbook sono proposti in due versioni, con il sistema operativo Windows oppure con un distribuzione di Linux. Questa differenza non è così trascurabile perchà© ha diverse implicazioni. Le risorse hardware necessarie per usare Windows sono solitamente maggiori rispetto a quelle richieste da Linux. Per questo motivo la configurazione hardware dei modelli con Windows è solitamente dimensionata con un hard disk di capacità maggiore e più memoria, componenti che però ne alzano il prezzo.Di fatto le interfacce utente che accompagano i modelli con Linux sono tali da rendere molto semplice l'impiego della macchina, anche se non si sa nulla del sistema operativo.In alcuni casi gli acquirenti scelgono il modello con Linux, più economico, e ci installano Windows, operazione che può comportare qualche problema. A parte le probabili differenza di dotazione hardware, che renderebbero svantaggiato Windows dal punto di vista delle prestazioni, occorre valutare che non sempre l'operazione è possibile per la difficoltà di reperimento dei driver corretti. Con Linux,inoltre sono forniti di solito software open source che permettono di usare immediatamente la macchina, come per esempio la suite Open Office.Per contro la versatilità , dovuta alla grande diffusione, di Windows e la disponibilità di un parco incredibilmente ampio di programmi rende molto interessante questo sistema operativo. Prima di scegliere vale quindi la pena di valutare se si dovranno svolgere solo alcuni precisi e limitati compiti, oppure si vuole avere la possibilità di spaziare e di sfruttare parte del software compatibile con Windows.
[tit:La dotazione hardware]
Uno degli elementi che condiziona maggiormente l'usabilità di un netbook è il display, Francamente su un display da 7" leggere i caratteri e identificare le icone di Windows non è affatto comodo. Se quindi si deve usare la macchina per scrivere e con modalità più vicine a quelle di un notebook vale la pena di scegliere modelli con il display più ampio possibile. Su questo versante siamo arrivati a 10", una misura più che accettabile. Maggiori dimensioni dello schermo frequentemente significano anche maggiori dimensioni dei tasti della tastiera, componente che fa una significativa differenza di uso rispetto agli smartphone. Normalmente comunque le tastiere dei netbook non sono particolarmente comode da usare a lungo.
Per la memoria, meglio puntare in alto con almeno 1 GByte o più, in modo da sopperire a alcune limitazioni nella dotazione hardware. Sul fronte degli hard disk si può aprire un dibattito piuttosto ampio.

Alcuni modelli infatti sono forniti con unità SSD (Solid State Drive), che non hanno parti in movimento, consumano meno degli hard disk tradizionali, ma offrono capacità inferiori a parità di prezzo. Anche se molti produttori forniscono numerosi dati a sostengo della tesi che il tasso di guasto negli hard disk per portatili è molto basso, l'esperienza insegna che qualche problema in una arco di tempo di 2-3 anni non è affatto raro, proprio perchà© i portatili sono particolarmente soggetti a urti, cadute e vibrazioni. Un altro punto a favore degli SSD è che se serve una certa capacità di storage si possono sempre utilizzare gli hard disk esterni da 2,5" interfacciati via USB. Per contro se si vogliono tutti i dati sempre disponibili senza nulla di esterno, l'hard disk tradizionale è per ora la soluzione più pratica, anche se la capacità arriva di solito fino a un massimo di 160 GByte e i consumi sono maggiori.
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