Il navigatore che oltre a indicarvi il percorso vi mostra gli svincoli autostradali con la segnaletica che incontrerete realmente.
Autore: Enzo Greco
Pubblicato il: 19/10/2007
Navigon per la prima volta implementa la funzione Reality View. In pratica il navigatore visualizza un'illustrazione tridimensionale degli svincoli autostradali così come il guidatore se li troverà di fronte nel momento di percorrerli, cartelli stradali inclusi. L'applicazione è minima, proprio perchà© limitata alle autostrade, ma è questa certamente una funzione utile, soprattutto quando l'utilizzo sarà esteso anche alle principali strade di percorrenza. Reality View è affiancata da un Assistente di corsia, che segnala per tempo su quale carreggiata è meglio spostarsi in previsione di una svolta e quando. Questa funzioneinvece in realtà è meno innovativa di quanto si possa pensare, in quanto presente anche su altri modelli, anche se con nomi diversi. Navigon 7110 ha in dotazione la cartografia di tutta Europa su scheda SD (Grecia compresa) da inserire prima dell'accensione. Il navigatore può calcolare itinerari (con tappe intermedie) secondo quattro preferenze: più veloce, più corto, migliore e panoramico e offre tutte le informazioni che oramai si è abituati ad avere su questo genere di dispositivi (segnalazione dei tempi di percorrenza, di superamento dei limiti, eccetera). Tramite il modulo TMC è possibile ricevere in tempo reale le segnalazioni sulla situazione del traffico e nella confezione è disponibile il cavo per il collegamento relativo. Per quanto riguarda gli autovelox è precaricato il database con le postazioni fisse, ma la funzione di default è disattivata. Nell'utilizzo abbiamo riscontrato prontezza nell'aggancio dei satelliti sia a caldo sia a freddo, e abbiamo potuto apprezzare la chiarezza dei menu e la semplicità d'uso complessiva del software. Anche la configurazione via Bluetooth con il cellulare, non riserva nessuna brutta sorpresa e può essere portata a termine anche dai meno esperti. I limiti del 7110 sono dati dalle batterie, che difficilmente potranno raggiungere l'autonomia dichiarata dal produttore (4 ore) e che nella nostra prova hanno richiesto il collegamento alla presa dell'automobile dopo appena 2,5 di utilizzo (anche abbassando la luminosità del dsiplay), la prontezza del software nel rispondere ai comandi (alcuni menu si attivano a scatti e certamente la risposta non è delle più veloci), l'utilizzo dello stilo (davvero scomodo quando si è alla guida), e infine l'asta di supporto che svolge egregiamente il suo compito ma è eccessivamente ingombrante, tenuto conto che sempre più spesso gli utenti sono soliti sganciare dal parabrezza anche i supporti di fissaggio (per paura dei furti).