L'alternativa a Photoshop per il fotoritocco professionale è open source e gratuita.
Autore: Gianluca Elia
Pubblicato il: 30/10/2007
Il software è liberamente scaricabile dal sito ufficiale del progetto all'indirizzo http://www.gimp.org in versione Linux, Windows e MacOS X, la versione provata, la 2.2, è totalmente compatibile con la precedente 2.0 di cui rappresenta l'upgrade e tutti i componenti aggiuntivi della 2.0 sono completamente funzionanti.
Rispetto alla 2.0 sono stati corretti numerosi bug ed implementate alcune funzioni. L'aspetto dell'interfaccia può essere totalmente personalizzata dai piu esperti agendo direttamente sui file installati oppure si possono applicare diversi temi scaricabili da internet.

Area di lavoro base di Gimp con un documento aperto. In questo modo è evidenziata la struttura modulare dell'interfaccia del programma
Per la completezza delle funzioni, la potenza degli strumenti e la precisione, Gimp non ha nulla da invidiare al più blasonato Photoshop, ma per lo stesso motivo non è consigliabile ai neofiti. Rispetto al programma di Adobe è un po' meno curato a livello di interfaccia e di area di lavoro, infatti i vari menu e strumenti sono gestiti in finestre indipendenti che rendono un pò difficoltoso l'utilizzo le prime volte, ma l'uso di icone e funzionalità simili a quelle della maggior parte degli altri programmi di fotoritocco rende però tutto sommato facile il passaggio a chi è abituato a operare in questo campo. Lavorando su un progetto abbastanza complesso siamo riusciti senza grosse difficoltà a fare tutto quello che siamo in grado di fare con Photoshop senza rimpiangerlo più di tanto, se non, in certi momenti per la velocità (Gimp diventa particolarmente lento in alcune operazioni) e per alcuni strumenti e filtri avanzati.

L'area di lavoro di Gimp con diverse finestre di strumenti aperte
Come ogni programma di fotoritocco moderno che si rispetti con Gimp è possibile infatti lavorare su livelli, utilizzare strumenti di disegno vettoriale, l'Alpha Channel, avere la storia (History) delle operazioni, disegnare con i tracciati e le curve di Bà©zier, aprire e salvare nei formati di tutti i file grafici in circolazione, compresi PSD e XCF che è il formato di Gimp e permette di salvare un lavoro "work in progress" in modo da continuare a lavorarci con tutte le impostazioni che si stavano utilizzando prima della chiusura del file.
Tra i difetti abbiamo notato va denunciata certamente una certa instabilità dato che a volte si chiude improvvisamente senza apparente motivo, oltre alla già citata lentezza in alcune operazioni. Gimp in sostanza rappresenta una valida alternativa per gli utenti che vogliono utilizzare un programma completo per il fotoritocco digitale senza spendere nulla.