My Book Studio Edition II è un sistema di archiviazione esterno, con capacità massima di 2 TByte e realizzato per l'integrazione in ambienti di lavoro MacOS. La disponibilità di quattro interfacce differenti consente di utilizzarlo anche con PC che eseguono Windows XP o Vista.

Tra gli aspetti più interessanti di questo dispositivo c'è sicuramente la flessibilità d'impiego, grazie alla porta USB 2.0, ormai molto diffusa, ma anche alla presenza di porte Firewire Ieee1394 a 400 MBps e 800 MBps, oltre alla più veloce eSATA da 300 MByte/s.
[tit:Estetica]
Il case utilizzato è di colore grigio argento, realizzato in materiale plastico e ben rifinito. Le forme e i colori adottati consentono di
integrarlo facilmente su una scrivania di lavoro dove è già presente un iMAC o un MacMini. 
Lo chassis è piuttosto compatto, ma il peso di oltre 2,5 Kg ne sconsiglia il trasporto quotidiano. Piuttosto, My Book Studio Edition II deve essere considerato
il sistema di backup esterno per i propri dati essenziali e per grosse moli di foto e film, se utilizzato in ambito domestico.

Sul lato posteriore sono allineate le quattro porte di comunicazione, oltre all'ingresso per l'alimentazione esterna e il pulsante per l'accensione.
Sul frontale è presente unicamente una striscia luminosa composta da più led, che
permette di verificare a colpo d'occhio lo stato di occupazione dei dischi interni.
[tit:Consumi ridotti]
Internamente, questo modello sfrutta due hard disk WD Caviar GP WD10EAVS da 1 TByte ciascuno.
L'unità arriva preconfigurata in modalità striping e quindi le capacità dei due dischi si sommano, per un totale di poco meno di 2 TByte. Se utilizzato in modalità Raid 1 lo spazio realmente disponibile scende a 931 GByte.
I due drive appartengono alla linea "Green Power" e sono caratterizzati da consumi di circa 7,5 W in fase di utilizzo e inferiori a 1 W in standby. My Book Studio Edition II appartiene dunque a quei prodotti rispettosi dell'ambiente e dichiarati "ecologici" da Western Digital. I consumi effettivi sono infatti inferiori del 33% rispetto alle unità precedenti e
non è stato necessario inserire alcuna ventola per forzare il ricircolo dell'aria.
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