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AMD ATI Radeon HD 5970

AMD rinnova la propria testa di serie con una poderosa soluzione dual-GPU. La board si è dimostrata molto potente e fissa nuovi standard per la concorrenza e per i gamer più esigenti.

Autore: Daniele Preda

Pubblicato il: 23/11/2009

AMD ATI Radeon HD 5970 costituisce la soluzione al vertice della categoria per quanto riguarda le soluzioni per videogiocatori evoluti e hardcore gamer senza problemi di budget. Dopo l'annuncio di poche settimane fa, riguardante le schede grafiche Radeon HD 5870 e 5850, che già  si posizionano nel segmento alto di mercato, AMD impone un'accelerazione notevole alla sequenza di annunci, proponendo questa soluzione dual-GPU. Questa scheda, caratterizzata dal nome in codice Hemlock si affianca alle precedenti soluzioni a doppio processore 4850 X2 e 4870 X2. Per sottolineare l'importanza di questo acceleratore si è però scelto di creare un nuova sigla, che consente di posizionare al meglio il nuovo prodotto rispetto ai precedenti.

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Nello specifico, questa scheda utilizza il principio già  visto in passato, affiancando due GPU identiche sulla stessa board, interconnesse tramite un apposito bridge che sfrutta la tecnologia CrossFireX. Ogni processore RV870 incorpora 1.600 Stream Processor, un quantitativo identico a quello già  riscontrato nelle GPU Radeon HD 5870. In totale sono dunque disponibili unità  di calcolo doppie rispetto alla soluzione top di gamma mono-GPU. Sommando le specifiche di entrambi i processori, si contano infatti 3.200 Stream Processor, 64 Rops e 160 Tmu. La memoria utilizzata è sempre di tipo SDRAM GDDR5, con bus dedicati GPU-RAM di 256 bit. Ogni processore può allocare 1 GByte di memoria, in totale il quantitativo di RAM installata sulla scheda è dunque di 2 GByte. Le frequenze operative del processore e della memoria sono allineate a quelle già  viste con Radeon HD 5850, con 725 MHz per la GPU e 1 GHz per le RAM, che sfruttano un data rate effettivo di 4 GHz. La banda passante complessiva è dunque di 256 GByte/s. La riduzione di clock rispetto alla Radeon HD 5870 è stata fatta per contenere le temperature operative sotto stress e i consumi generali. Se infatti la soluzione a singola GPU ha consumi di 27 W e 188 W, rispettivamente in idle e a pieno carico, la Radeon HD 5970 viene dichiarata da AMD per un assorbimento di 42 W a riposo e ben 294 W sotto stress. Per l'utilizzo stabile di questo prodotto è consigliato un alimentatore molto potente, da almeno 600 – 700 W e dotato di un punto di alimentazione PCI-Express 8 pin e uno a 6 pin, indispensabili per il corretto funzionamento della scheda.

[tit:"La scocca"]Esteriormente, lo chassis e il sistema di assemblaggio riprende quello della serie 5800, con un grosso convogliatore nero che nasconde interamente la scheda e una placca metallica posteriore che consente di fissare adeguatamente il sistema radiante al PCB. Il sistema di raffreddamento è imponente, mentre la ventola tachimetrica è dello stesso tipo già  visto sul modello Radeon HD 5870. Questo sistema consente di aspirare aria direttamente dall'interno del case e di spingerla all'esterno del PC, riducendo le possibilità  di surriscaldamenti e la formazione di sacche di aria calda che ristagnano nel cabinet.

amd-ati-radeon-hd-5970-5.jpgCome è possibile notare la soluzione di raffreddamento con il convogliatore monolitico è adottata per le soluzioni HD 5770, 5850, 5870 e 5970 (rispettivamente dalla seconda board a sinistra, verso destra). Solo Radeon HD 5750, soluzione di fascia media, dispone di un radiatore dual slot di tipo convenzionale (la prima board a sinistra).Il primo aspetto da considerare sono le dimensioni importanti. Radeon HD 5970 è infatti lunga circa 305 mm e risulta difficilmente installabile nella maggior parte dei cabinet in commercio. Per poterla utilizzare senza difficoltà  è perciò necessario disporre di un case tower, o middle tower, sufficientemente ampio da consentire l'inserimento nello slot PCI Express x16. La nuova board risulta essere la più lunga della serie HD 5800 e nettamente più ingombrante di HD 5870 e HD 5850, che misurano circa 280 mm e 240 mm, rispettivamente.

amd-ati-radeon-hd-5970-3.jpgUna volta affiancate tutte le schede grafiche AMD ATI della famiglia HD 5000, è possibile notare come le dimensioni siano di volta in volta maggiori, passando dalla soluzione HD 5750 (in primo piano), alla HD 5970 (l'ultima della sequenza).Anche le porte disponibili sono state ridistribuite lungo un unico asse, mentre la parte superiore della staffa posteriore è interamente occupata dalla griglia di evacuazione dell'aria calda. Lo stesso vale per le feritoie inserite sul lato superiore interno, quello dove sono alloggiati i connettori di alimentazione, per intenderci. Se prima era disponibile una solo apertura interna, ora sono stati praticati due inserti in corrispondenza di ogni GPU, particolare che consente un'espulsione diretta del calore. Internamente è disponibile un solo connettore CrossFireX che permette di affiancare una seconda scheda identica in configurazioni Quad-CrossFire.

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All'esterno sono invece disponibili due output DVI e un mini-DisplayPort.
[tit:La board]Una volta rimosso il radiatore possiamo osservare la scheda e la disposizione dei componenti. I due processori grafici RV870 sono posizionati centralmente e sono attorniati dai moduli GDDR5 (1 GByte massimo allocabile per ciascuna GPU), in questo caso posizionati sia sul lato frontale, sia su quello posteriore.
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Tra le due GPU si trova lo switch PLX compatibile con le specifiche PCI Express 2.1 e capace di garantire un'elevata velocità  di scambio delle informazioni tra i processori. La restante parte dei componenti è la medesima che possiamo trovare sulle versioni HD 5870 mentre, per quanto riguarda i connettori di alimentazioni sono disponibili una porta a 6 pin e una ad 8 pin.

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Il comparto di alimentazione e stabilizzazione della tensione comprende condensatori ceramici, più compatti rispetto a quelli tradizionali e capaci di garantire un ottimo livello di stabilità  a frequenze elevate. I regolatori di tensione sono di tipo digitale/programmabile, caratterizzati da dimensioni contenute e maggiori possibilità  di controllo dei valori di funzionamento in condizioni standard e di overclock.

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[tit:Il sistema radiante]Considerando i consumi elevati di questo modello, AMD ha scelto di integrare un sistema di raffreddamento capace di dissipare il calore prodotto in modo efficace. Una volta rimossa la cover in plastica nera si accede al voluminoso corpo lamellare realizzato in alluminio.

amd-ati-radeon-hd-5970-10.jpgLa struttura metallica (caratterizzata dalla verniciatura nera), consente il fissaggio alla scheda, mentre l'elemento radiante di alluminio risulta direttamente fissato alla placca in rame sottostante.Alla base delle sottili alette metalliche si trova una grossa placca in rame che si occupa di raffreddare le due GPU e lo switch PCI Express. Il sistema adottato in questo caso è del tutto simile a quello che viene utilizzato da Sapphire Technology per la realizzazione dei propri modelli denominati Vapor-X. àˆ infatti presente una camera di vapore o Vapor Chamber, che consente di trasferire rapidamente il calore verso la superficie radiante e mantenere le GPU a temperature ragionevoli.

amd-ati-radeon-hd-5970-11.jpgOsservando il radiatore dal lato inferiore, la presenza della camera di vapore appare immediata.
amd-ati-radeon-hd-5970-12.jpgNel dettaglio il punto di contatto tra la Vapor Chamber e una delle due GPU, in particolare possiamo notare l'elemento di giunzione sigillato dal quale è stato immesso il liquido specifico all'interno della camera a tenuta stagna.
[tit:Temperature]Avendo come premessa un consumo massimo di circa 300 W è lecito aspettarsi temperature d'esercizio notevoli. Le aspettative si sono rivelate corrette, Radeon HD 5970 scalda moltissimo durante il funzionamento a pieno regime ed è pertanto necessario installarla in case molto ampi e dotati di numero ventole, per un continuo ricambio d'aria. In condizioni di riposo, la scheda opera con temperature medie di 40°C, merito del sistema di raffreddamento e dell'avanzato software di power saving.

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La ventola risulta poco udibile, dato che viene mantenuta a regimi di rotazione molto bassi tramite il software Catalyst. Stressando per un tempo prolungato le due GPU, l'intera carcassa si surriscalda, arrivando a temperature di 81°C, valore che la rende praticamente "intoccabile" durante il funzionamento. Stranamente, in questi casi, i parametri relativi alla velocità  della ventola rimangono limitati al 30%, probabilmente a causa di una imprecisione nella programmazione del Bios integrato o dei driver 8.663.1, che sono ancora in versione Beta.

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Operando in queste condizioni, la scheda risulta comunque sufficientemente stabile, anche se saltuariamente abbiamo rilevato alcuni difetti in fase di rendering, con colori ed elementi poligonali non rispettati. Scegliendo di forzare la ventola a regimi superiori, sbloccando il pannello "OverDrive" dei driver, la scheda risulta più stabile, anche se decisamente rumorosa. Si tratta comunque di un problema di gioventù, che verrà  certamente risolto con le future revisioni hardware e software.



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