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Acer Aspire 5738 3D

Tra i primi notebook a fornire la capacità  di visualizzazione 3D, la soluzione proposta da Acer è una piattaforma capace di buone performance a un prezzo molto interessante.

Autore: Mattia Verga

Pubblicato il: 18/01/2010

Aspire 5738 3D è uno dei primi notebook a integrare un display che consente di visualizzare le immagini in modo tridimensionale, con l'aiuto di un paio di occhiali polarizzati.

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Aspire 5738 3D si caratterizza anche per la buona piattaforma hardware che gli permette di essere utilizzato non solo come Media Center, ma anche come piattaforma con buone capacità  per il gaming. La CPU installata nella configurazione in prova è un Intel Core 2 Duo P7350, con frequenza di 2 GHz, alla quale sono abbinati 4 GByte di memoria DDR2 PC-5300 (il sistema operativo scelto è infatti la versione a 64 bit di Windows 7 Home Premium). La sezione video sfrutta invece una GPU AMD ATI Mobility Radeon HD 4570 con 512 MByte di memoria dedicata, in grado di offrire l'accelerazione per flussi video in alta definizione e buone performance per il videogiocatore occasionale.

La connettività  offerta copre tutti i principali fabbisogni domestici, con un'interfaccia Bluetooth, una scheda Gigabit Ethernet, una sezione wireless integrata nella piattaforma Centrino2 che si basa sul chip Intel 5100AGN e pure un modem analogico a 56 Kbps.

[tit:Come funziona il 3D]Il sistema utilizzato da Acer in questo notebook per rappresentare le immagini in tre dimensioni si basa su una parte hardware unita a una parte software. Per quanto riguarda l'hardware, la matrice TFT del display è rivestita di una pellicola che si abbina all'utilizzo degli occhiali polarizzati per creare l'effetto tridimensionale. Il monitor ha una diagonale di 15,6" con una risoluzione di 1.366x768 pixel. L'applicazione di questa pellicola non pregiudica comunque la definizione o la brillantezza delle immagini quando si lavora in 2D.

La parte software è invece identificata da un sistema proprietario tipo Media Center denominato 3D Media Player che, oltre a fornire un'interfaccia user friendly per l'accesso ai file multimediali, nasconde al suo interno una serie di algoritmi in grado di trasformare al volo contenuti 2D in 3D. Per quanto riguarda i filmati ad esempio vengono presi in considerazione una serie di frame consecutivi e ognuno viene scomposto in oggetti; analizzando il movimento di ciascun oggetto nei vari frame, il software stima la distanza dello stesso dalla cinepresa, creando una mappa di profondità  che viene poi sovrapposta all'immagine iniziale per creare le due immagini stereoscopiche che vengono effettivamente proiettate. 

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Diverso è il sistema adottato per i videogiochi: in questo caso le informazioni 3D vengono estrapolate direttamente dal gioco (per i titoli compatibili) tramite un game driver denominato TriDef Ignition

[tit:Pregi e difetti del 3D]L'adozione di questa combinazione hardware/software consente perciò la visione tridimensionale non solo di contenuti già  realizzati in 3D, ma anche la conversione al volo di normali film o fotografie scattate dall'utente. Ovviamente, non essendoci informazioni di movimento nelle fotografie, l'effetto tridimensionale è più limitato che nei video. Inoltre, siccome l'algoritmo di riconoscimento delle forme utilizza le informazioni colore, in fotografie in bianco e nero l'effetto risulta ancora più limitato.

La conversione in tempo reale richiede una buona potenza di calcolo, anche se il sistema studiato da Acer è auto adattativo: in base alle performance rilevate viene automaticamente stabilito un certo bilanciamento tra qualità  e velocità  dell'algoritmo di trasformazione. Su Aspire 5738 3D vengono sfruttate le buone capacità  della sezione video discreta a questo scopo. Ovviamente però questo sistema sfrutta in maniera abbastanza elevata le risorse, andando a discapito dell'autonomia delle batterie.

[tit:Ergonomia di utilizzo del 3D]Sicuramente si può affermare che la visione di un filmato, sia esso già  realizzato in 3D o convertito al volo, è notevolmente più coinvolgente attraverso questo innovativo sistema. L'altro lato della medaglia è però rappresentato da una certa scomodità  nell'usufruire della visione in 3D, non tanto per la necessità  di indossare gli occhiali polarizzati, quanto per il ristretto angolo di visione in cui il sistema funziona. Per visualizzare correttamente le immagini è infatti necessario posizionarsi correttamente e alla giusta distanza rispetto al display. La visione ottimale si ottiene a circa 60 cm di distanza, esattamente al centro del display in senso orizzontale, mentre in senso verticale bisogna inclinare lo schermo di circa 120°. Se l'angolo di visione orizzontale e la distanza consentono una certa tolleranza di spostamento, appare estremamente critico l'angolo verticale. Per quest'ultimo uno spostamento di pochi gradi determina la visione o meno delle immagini e costringe perciò l'utente all'immobilità  durante la visione in 3D.

acer-aspire-5738-3d-3.jpgEcco come appaiono le immagini 3D se si guardano senza l'ausilio degli occhiali polarizzati.Nelle nostre prove abbiamo inoltre rilevato una netta differenza tra la visione di un DVD video o un filmato DIVX: in quest'ultimo caso la sensazione di tridimensionalità  è molto blanda, evidentemente a causa delle scarse capacità  dell'algoritmo di trasformazione di operare con immagini di qualità  non perfetta, come sono i frame di un filmato compresso.

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