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Adata NH03

Un veloce disco fisso esterno che sfrutta la recente interfaccia USB 3.0 e offre una capacità  complessiva di 1 TByte. Il prezzo competitivo e l'ampio spazio disponibile, lo classificano come ideale per l'archiviazione di file di grandi dimensioni e per il backup, semplificato dal pulsante anteriore.

Autore: Daniele Preda

Pubblicato il: 21/09/2010

Adata NH03 è un disco fisso esterno, caratterizzato dal formato desktop e dall'adozione della recente interfaccia USB 3.0 o SuperSpeed USB. L'unità  sfrutta un drive interno di tipo Serial Ata ed è realizzata con uno chassis in materiale plastico nero, che può essere posizionato sia verticalmente, sia allineato al piano d'appoggio, in orizzontale. Lo chassis è relativamente compatto, le superfici lucide conferiscono una certa eleganza, anche se si sono dimostrate particolarmente delicate e facilmente rovinabili.
Il sistema di ventilazione del disco prevede una serie di feritoie sui fianchi e sul profilo del case. In questo modo, il calore prodotto può essere evacuato senza l'ausilio di ventole, dettaglio che aumenta sensibilmente l'ergonomia del prodotto, in particolar modo negli ambienti dove è richiesto il silenzio assoluto.
adata-nh03-1.jpgLa periferica è alimentata tramite una compatta unità  esterna a 220 V, la dotazione comprende inoltre il cavo USB 3.0 e una suite di utility preinstallata. Adata NH03 dispone del pulsante di alimentazione, per disabilitare il drive quando non è in uso, oltre a questo, sul lato frontale, è stato integrato il pulsante per il backup rapido delle cartelle selezionate.

[tit:USB 3.0: si o no?]Adata è tra i primi (e pochi) produttori a supportare il neonato standard USB 3.0, che promette di sostituire il più vecchio USB 2.0, ma che non avrà  particolare diffusione, siano a quando Intel, principale produttore di chipset, non introdurrà  un controller dedicato all'interno dei propri ICH e PCH.
Nel frattempo, i produttori di chip, come ad esempio NEC, si sono adoperati per l'introduzione del nuovo standard nei PC e nei notebook. Anche i produttori di schede madri rispondono all'esigenza di collegare i veloci drive presentati sul mercato, tra questi, Gigabyte e Asus, in prima linea.
adata-nh03-5.jpgA confronto i due connettori USB lato periferica: a sinistra il "tradizionale" USB 2.0, mentre a destra la nuova presa USB 3.0. Il colore blu contraddistingue lo standard più recente, per facilitare il riconoscimento da parte degli utenti. Il cavo lato PC non cambia.Lo standard USB 3.0 consente di incrementare in modo netto le prestazioni in fase di accesso alle unità  esterne, dettaglio particolarmente visibile nel caso di periferiche come hard disk e pen drive.
A fronte di una banda pari a 480 Mbps, relativa a USB 2.0, SuperSpeed USB porta questo limite sino a 4,8 Gbps, per una velocità  teorica massima di 600 MByte/s. Ciò riduce nettamente i colli di bottiglia delle precedenti unità  disco esterne, limitate a prestazioni reali di appena 32 – 35 MByte/s.
A livello estetico/funzionale, la differenza più visibile riguarda il connettore lato periferica, che risulta più grosso rispetto al predecessore. Questo è dovuto fondamentalmente alla necessità  di mantenere la retro compatibilità  con USB 2.0, oggi molto diffuso. Il maggior numero di contatti elettrici ha prodotto un connettore di proporzioni diverse rispetto a quello che conosciamo.
L'adozione di una periferica USB 3.0 oggi, è dunque una scelta da valutare con attenzione, in base al tipo di utilizzo che facciamo e della mole di dati da movimentare. La compatibilità  con USB 2.0 consente comunque un utilizzo senza difficoltà  anche con macchine non proprio nuove e rappresenta una spinta interessante per la diffusione dello standard.

[tit:Hardware & software]Il drive in prova si propone dunque come alternativa ai diffusi dischi fissi esterni USB 2.0 e, con un prezzo solo leggermente più alto della media, offre connettività  a 4,8 Gbps. Il modello in prova è quello da 1 TByte, anche se sono disponibili unità  da 1,5 TByte e 2 TByte. Le capacità  e le specifiche dipendono al tipo di hard disk utilizzato e installato all'interno dello chassis.
adata-nh03-2.jpgOra che il limite imposto dal canale USB di seconda generazione è stato abbattuto, il livello di performance espresso dalle nuove unità  USB 3.0 è molto più legato alle vere prestazioni dei dischi fissi utilizzati. Nel nostro caso, Adata ha integrato un drive Hitachi HDS721010CLA332, Serial Ata 2, con velocità  di rotazione di 7.200 rpm e 32 MByte di cache.

Il comparto software a corredo risiede sul disco ma deve essere installato sul PC. La prima utility a corredo è TurboHDD USB, un pacchetto che promette di ottimizzare il traffico e la velocità  di accesso al disco. Dalle nostre prove, l'abilitazione di questo programma porta a una minima accelerazione e non si è dimostrato determinante.
adata-nh03-4.jpgPCCloneEX standard permette di clonare partizioni o dischi e di realizzare il backup di determinate aree del nostro disco fisso. SecureDriveEX2 deve essere scaricato via Internet e registrato con il seriale presente nella confezione. Questo software consente di cifrare i dati contenuti sul disco e di rendere più sicuro l'accesso, evitando l'accesso alle informazioni contenute da parte di utenti indesiderati.

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