Western Digital Caviar Green 3 TB è, ad oggi,
l'unità più capiente per sistemi desktop. Si tratta di un disco fisso in formato 3,5" pensato per soddisfare le crescenti richieste di spazio, nel rispetto dell'ambiente.
E' un passo molto importante nell'evoluzione costante degli apparati di storage, anche se le attuali piattaforme hardware e software impongono diversi limiti all'impiego immediato di simili drive.

Il produttore propone dischi fisso con capacità di 3 TByte, come il modello in test, e da 2,5 TByte, entrambi muniti di interfaccia Serial Ata di seconda generazione, capace di un picco massimo di 300 MByte/s.
A livello costruttivo, è stato possibile raggiungere una simile capacità adottando il
sistema di registrazione perpendicolare dei dati e integrando quattro piatti da 750 GByte. L'elevata densità aeriale ha consentito di mantenere dimensioni generali analoghe ai modelli con capacità inferiori. Non solo,
i nuovi drive introducono sensibili migliorie rispetto ai predecessori e sono in grado di assicurare performance e consumi di primo piano.
La scheda elettronica utilizzata per questo modello è estremamente compatta, tutti i componenti sono saldati sul lato interno.[tit:Dettagli]Sul fronte dell'energia richiesta nelle differenti fasi operative, la tecnologia GreenPower consente di mantenere assorbimenti e temperature molto bassi, oltre a una rumorosità generale contenuta. Questi drive rappresentano dunque una buona soluzione per
sistemi desktop compatti e silenziosi, ma anche per unità esterne fanless.Il consumo in fase di utilizzo è di 6 W, valore che scende a 5,5 W a riposo. Quando l'unità è in standby son invece richiesti solamente 0,8 W. In fase di Spin Up, durante l'accensione del disco, si raggiungono i 10,75 W.
I connettori saldati sono quelli standard, per l'alimentazione e il trasporto del segnala seriale a 3 Gbps. I quattro pin per jumper consentono di modificare le impostazioni base del disco. E' possibile forzare la velocità di accesso a 1,5 Gbps (standard Serial Ata di prima generazione), abilitare lo spinup del disco da parte del controller (PM2), oppure attivare la funzione SSC per la sincronia Spread Spectrum.Western Digital non dichiara la velocità di rotazione, ma definisce il regime operativo del disco fisso tramite la tecnologia IntelliPower.
Si tratta di un sistema che bilancia in modo automatico i parametri interni per garantire velocità , stabilità e consumi contenuti.
La velocità di trasferimento, gli algoritmi della cache interna e il regime di rotazione sono mantenuti costantemente sotto controllo dalla logica integrata nel drive.
Nel dettaglio il piccolo controller HighPoint RocketRaid 620 disponibile in bundle.In affiancamento a questo sistema, c'è l'ampio
buffer da 64 MByte, dettaglio comune a tutti i dischi della famiglia, con sigla terminale "RS" e "RSDTL".
Western Digital IntelliSeek è invece una piattaforma che si occupa di
calcolare la giusta potenza di seek, per ottimizzare consumi, abbassando rumorosità e vibrazioni.[tit:Oltre i 2,19 TByte]Nonostante il disco fisso in prova
non abbia limitazioni particolari a livello di architettura o struttura,
l'ecosistema in cui verrà installato, deve rispondere a determinate specifiche.
Il vero limite è infatti costituito dall'attuale diffusione di piattaforme che fanno uso di un
sistema primario di tipo BIOS e utilizzano un indirizzamento MBR (Master Boot Record), vecchio di parecchi anni.
Possiamo affermare che la quasi totalità del parco macchine globale sfrutta ancora questi sistemi, che impongono un
limite fisico di indirizzamento LBA a 32 bit. Ciò significa che
non è possibile riconoscere partizioni e dischi con capacità superiore ai 2,19 TByte (2 alla 32).
Si tratta di una problematica che comprende due aspetti, uno hardware e uno software. Sul fronte hardware, è bene sapere che i BIOS attualmente in progettazione risentono tutti della limitazione appena esposta, mentre, già da diversi anni, i produttori si stanno impegnando per una rivoluzione basilare nel mondo dei sistemi informatici.
Come possiamo vedere, Windows XP non è in grado di supportare i nuovi drive con capacità sopra i 2 TByte. Windows Vista a 32 bit può usare il drive solo come disco secondario, mentre per il boot è richiesta una versione a 64 bit con hardware UEFI.
1* Al momento WD non provvede direttamente al supporto per queste applicazioni.
4* Al momento Apple Bootcamp non è supportato. Il supporto è limitato al solo sistema operativo.
5* Il supporto a Boot richiede un sistema con supporto UEFI e sistema operativo in versione a 64 bit.
6* Rivolgersi al fornitore di USB Bridge per verificare se/come sono supportati i dischi ad alta capacità .
Si tratta di passare dal tradizionale BIOS, alla evoluta
UEFI (Unified Extensible Firmware Interface), capace di indirizzare partizioni GUID (Globally Unique Identifier). Gli unici sistemi largamente diffusi a utilizzare UEFI sono i recenti
Apple Macintosh con ambiente operativo OS X, sui quali si può installare il disco fisso senza particolari accorgimenti. In ogni caso il funzionamento di BootCamp non è garantito, dato che l'applicazione non è supportata.
In ambiente Windows le possibilità sono diverse. Innanzitutto è bene precisare che
Windows XP non è in grado di supportare partizioni GPT e superiori a 2,19 TByte ed è al momento non supportato per l'installazione di questa soluzione Western Digital.
[tit:Installazione e uso]Per l'utilizzo di capacità superiori ai 2,19 TByte, diversi produttori hanno sviluppato la piattaforma
Advanced Format, che fa uso di
settori da 4 KByte, invece dei tradizionali 512 Byte. Ciò
consente di raggiungere e gestire maggiori densità aeriali, garantendo l'accesso all'intera capacità del disco.
Windows Vista e Windows 7 gestiscono in modo nativo questo sistema di indirizzamento e possono impiegare il nuovo drive con disco secondario per i dati. Per poter effettuare il boot dal nuovo Caviar Green è
necessaria una piattaforma UEFI e una versione di Windows a 64 bit. Per le prove abbiamo utilizzato il sistema Microsoft Windows 7 Ultimate x64, ambiente operativo supportato per l'integrazione del controller HBA in bundle con il disco fisso e l'utilizzo di partizioni GPT (GUID Partition Table). La motherboard Gigabyte GA-890GPA-UD3H fa uso del tradizionale sistema BIOS e non possiamo dunque utilizzare l'hard disk come unità per il boot.
Abbiamo perciò connesso Caviar Green 3 TB come disco fisso secondario, tramite l'host HighPoint RocketRaid 620.
Quest'ultimo viene riconosciuto automaticamente grazie all'adozione di componenti standard AHCI, già presenti all'interno di Windows 7.
Il disco appena collegato viene riconosciuto con formattazione MBR a 32 bit, limitata perciò a 2,19 TByte. La seconda partizione da 746 GByte risulta non allocata e inutilizzabile.Accedendo alle risorse disco, possiamo notare come l'unità Serial Ata venga riconosciuta come standard, formattata secondo i canoni MBR.
Windows mette dunque in evidenza una prima partizione da 2.048 GByte e una seconda di oltre 700 GByte, che però risulta inutilizzabile.
Ecco come si presenta il disco una volta convertito secondo l'allocazione GPT, tutto lo spazio è effettivamente utilizzabile.Tramite il gestore dischi logici dobbiamo perciò
convertire il disco da MBR a GPT, per poter sbloccare l'intera capacità del drive. A questo punto è possibile usare Caviar Green come unità semplice. Nel nostro caso abbiamo creato un'unica partizione, necessaria per l'esecuzione dei test di prestazione.

Per valicare il limite imposto a livello hardware, Western Digital commercializza i propri dischi da 2,5 TByte e 3 TByte con un controller PCI Express x1 HighPoint RocketRaid 620.
Questa piccola scheda mette a disposizione 2 porte Serial Ata 3 e si installa automaticamente grazie alla compatibilità con i driver AHCI già residenti nell'ambiente operativo Microsoft.
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