Netgear ReadyNAS Ultra 4 RNDU4220

La famiglia di prodotti ReadyNAS Ultra 4 è costituita da dispositivi per lo storage di rete costruiti per soddisfare le esigenze del pubblico domestico e delle piccole realtà  professionali. Con le recenti unità  della serie 4000, Netgear rinnova il proprio prodotto SMB/Home con CPU più potenti, un maggiore quantitativo di RAM disponibile di serie e rinnovando alcune funzionalità  software della piattaforma integrata, a partire dal sistema X-Raid di seconda generazione.
In uno chassis compatto (134x205x223 mm), quasi del tutto identico ai modelli della precedente generazione ReadyNAS NV+ RND4xxx, sono alloggiati il sistema elettronico di gestione, oltre ai quattro cestelli per altrettanti hard disk Serial Ata.
La struttura è solida, con paratie di metallo molto spesse e robuste. Per un'unità  così compatta, il peso è infatti di quasi 5 Kg, proprio per questo, Netgear ha scelto di installare una maniglia posteriore per poter trasportare agevolmente il dispositivo. Il lato superiore e le due fiancate possono essere aperte senza invalidare la garanzia, per accedere allo slot di memoria dove è alloggiato il modulo SoDimm DDR2 da 1 GByte. Come per la generazione precedente, anche ReadyNAS Ultra 4 ha un frontale molto lineare, dove sono stati integrati il pulsante di accensione, la porta USB con il tasto di sincronia per dispositivi esterni e un display a doppia linea che riporta avvisi e informazioni di stato del sistema.
L'anta centrale nasconde i quattro bay con frontale in plastica, senza serratura e struttura interna interamente di metallo. Sul lato posteriore sono state allineate le due porte Ethernet Gbit, due USB e la ventola tachimetrica termoregolata, oltre alla presa di alimentazione. Il comparto per la gestione della tensione di rete è interno al dispositivo, dettaglio che permette di evitare fastidiosi alimentatori esterni. 

[tit:Caratteristiche]Come la serie Ultra 2, anche ReadyNAS Ultra 4 dispone di una CPU Intel Atom single core a 1,66 GHz. L'unità  in prova è perciò in grado di gestire fino a un massimo di 10 stream concorrenti. Solo i NAS della serie Ultra 6 (con spazio per sei hard drive) possono gestire sino a 15 stream e dispongono di processori dual core.
La variante RNDU4220 che abbiamo ricevuto per i test è quella che dispone di due hard disk preinstallati, con capacità  singola di 2 TByte. Se invece preferite scegliere personalmente i drive da installare, è possibile optare per l'allestimento senza dischi. Installando tutti i dischi, secondo la capacità  massima, si possono raggiungere gli 8 GByte, se si configurano come unità  singole o JBOD.
Netgear ReadyNAS Ultra 4 RNDU4220 supporta i sistemi Raid 0 e 1 se sono installati i due hard disk di default, mentre è possibile attivare il più sicuro Raid 5 è necessario aggiungere almeno un disco fisso. Grazie alla rinnovata architettura di gestione dei drive "X-Raid2" è garantita la migrazione e l'espansione automatica dell'array man mano che si aggiungono unità .
Questo semplifica notevolmente la manutenzione del NAS, soprattutto per l'utenza domestica e i meno esperti. Per l'inserimento in una rete esistente, ReadyNAS può essere collegato molto semplicemente, grazie al supporto dei protocolli IP standard.
Per poterlo sfruttare come file server in ambienti misti, sono supportati i protocolli CIFs/SMB, AFP (MacOS), NFS (Linux), HTTP/S, FTP/S. Netgear ha inoltre sviluppato ambienti dedicati, tra i quali ReadyNAS Remote, per la gestione di aree accessibili dall'esterno dove archiviare i propri dati, oppure ReadyNAS Photo e ReadyNAS Remote iPhone App. Per il backup dei propri dati, attività  principale solitamente demandata a un NAS, questo dispositivo supporta il sistema dedicato ReadyNAS Vault Online Backup, con uno spazio dedicato di 2 GByte su server dedicati. Oltre a questo è possibile utilizzare Memeo Premium Backup per la sincronia e la duplicazione dei file di rete. àˆ supportata la funziona Rsync per allineare i dati server/client, oltre al protocollo Apple Time Machine. Il backup può inoltre essere replicato su drive USB connessi direttamente.  Questo NAS è inoltre un versatile server multimediale, con supporto, tra gli altri, iTunes, DLNA 1.5, Skifta, Orb e TiVo.

[tit:Uso e funzionalità ]L'utilizzo e l'installazione del ReadyNAS Ultra 4 RNDU4220 sono alla portata degli utenti con qualche nozione di networking. Per poter lavorare è sufficiente seguire le istruzioni base dettate dal manuale e dalla guida disponibili su CD. Il display frontale aiuta i più inesperti, indicando eventuali problemi e segnalando i parametri in uso dal NAS.
Se si lavora in una rete domestica molto basilare, dove è presente almeno un router per la connessione in banda larga, è sufficiente collegare il dispositivo e attivare la ricerca tramite il software in bundle. Nel caso di setup più particolari è possibile collegarsi direttamente all'unità  e accedere alla pagina web di configurazione, dalla quale possiamo impostare tutti i parametri necessari e abilitare i servizi che ci servono.
Se si dispone di un dominio interno, come per esempio in un piccolo ufficio, è possibile aggregare il NAS e gestire in modo semplificato gli utenti e i gruppi. Per i più esperti, l'interfaccia di lavoro del ReadyNAS non sarà  particolarmente complessa, grazie a una buona impostazione grafica e al rigore logico utilizzato per strutturarla. Servizi, condivisioni, gestione backup, stampanti condivise e impostazione degli stati di alimentazione risultano di facile interpretazione. Decisamente interessante, anche se forse poco utilizzata per la fascia di pubblico a cui ReadyNAS Ultra 4 si rivolge, la disponibilità  di creare aree target iSCSI per il lavoro distribuito.
Rispetto alla generazione precedente di NAS Netgear, abbiamo apprezzato la maggiore velocità  di risposta, sia in fase di accesso, sia lavorando tramite l'interfaccia di controllo. ReadyNAS Ultra 4 RNDU4220 rimane comunque un NAS per le piccole realtà , l'accesso simultaneo abbatte notevolmente le prestazioni e allunga i tempi di risposta. Operazioni pesanti come il backup e la sincronia dei profili di accesso del sistema operativo, se eseguiti contemporaneamente, possono provocare rallentamenti evidenti.
Il sistema di raffreddamento consente di tenere i dischi al di sotto dei 35°C in idle, temperatura che sale a quasi 48°C se si effettuano accessi continui. La ventola è risultata leggermente rumorosa, con un regime che supera sovente i 3.000 rpm, decisamente troppi per un apparecchio che deve stare sempre acceso. Sarà  opportuno alloggiarlo in un area dedicata e non nella camera o nel salotto di casa. Se installato in un ambiente di lavoro, la soglia di rumore risulta decisamente più accettabile.