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UE: trovato prima accordo per riforma diritto d'autore nell'era di internet

La riforma aggiorna norme dell'UE sul diritto d'autore che risalgono al 2001 quando non c'erano né social media né video on demand, nessun museo digitalizzava le proprie collezioni e nessun insegnante proponeva corsi online.

Autore: Redazione BitCity

Pubblicato il: 14/02/2019

Il Parlamento europeo, il Consiglio dell'UE e la Commissione hanno raggiunto ieri un accordo per adeguare le norme sul diritto d'autore all'era digitale in Europa e apportare vantaggi tangibili a tutti i settori creativi, alla stampa, ai ricercatori, agli educatori, agli istituti di tutela del patrimonio culturale e ai cittadini dell'UE. Il testo concordato deve ora essere formalmente confermato dal Parlamento europeo e dal Consiglio.
L'accordo politico raggiunto ieri costituirà la più importante riforma del diritto d'autore nell'UE dal 2001. Adeguerà le norme sul diritto d'autore al mondo attuale, in cui i servizi di musica in streaming, le piattaforme di video on demand, gli aggregatori di notizie e le piattaforme di contenuti caricati dagli utenti sono diventati i principali punti di accesso alle opere creative e agli articoli di stampa. L'accordo deve ora essere confermato dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell'UE nelle prossime settimane.
La nuova direttiva mira a consolidare la posizione degli autori e degli artisti europei (interpreti o esecutori) nell'ambiente digitale e a promuovere il giornalismo di alta qualità nell'UE.
La Commissione Europea sottolinea in una nota come "la nuova normativa:
  • apporta benefici tangibili a tutti i settori creativi, in particolare ai creatori e agli operatori dei settori audiovisivo e musicale; le nuove norme rafforzano la posizione di questi soggetti nei confronti delle piattaforme, in modo che possano esercitare un maggiore controllo sull'uso dei contenuti caricati dagli utenti su tali piattaforme ed essere remunerati di conseguenza;
  • è prevista per la prima volta come principio del diritto europeo in materia di diritti d'autore una remunerazione adeguata degli autori e degli artisti (interpreti o esecutori);
  • gli autori e gli artisti (interpreti o esecutori) potranno avere informazioni trasparenti su come le loro controparti (editori e produttori) utilizzano le loro opere ed esecuzioni. Potranno così negoziare con maggiore facilità i contratti futuri e ricevere una quota più equa dei proventi generati;
  • se gli editori o i produttori non metteranno a frutto i diritti loro trasferiti da autori e artisti (interpreti o esecutori), questi saranno autorizzati a revocare tali diritti;
  • gli editori di giornali europei godranno di un nuovo diritto, che permetterà loro di negoziare più facilmente le modalità di riutilizzo dei loro contenuti sulle piattaforme online e darà ai giornalisti la facoltà di ricevere una quota maggiore dei proventi generati dall'utilizzo online delle pubblicazioni di carattere giornalistico. Questo diritto non avrà ripercussioni sui cittadini e sui singoli utenti, che continueranno a poter fruire dei collegamenti alle notizie e ai principali titoli e a condividerli come avviene oggi".
Sempre la Commissione Europea sottolinea come "la nuova direttiva garantirà ai cittadini europei un più ampio accesso alla conoscenza, semplificando le norme sul diritto d'autore nei settori dell'estrazione di testo e di dati (a fini di ricerca e per altri scopi), dell'istruzione e della conservazione del patrimonio culturale:
  • gli organismi di ricerca, le università e gli utenti potranno utilizzare al meglio, a fini di ricerca o per altri scopi, il crescente numero di pubblicazioni disponibili online in quanto beneficeranno di un'eccezione al diritto d'autore che consente l'estrazione di testo e di dati su grandi serie di dati contenuti in pubblicazioni protette dal diritto d'autore;
  • gli studenti e gli insegnanti potranno utilizzare materiale protetto dai diritti d'autore nei corsi online, anche a livello transfrontaliero, per finalità illustrative ad uso didattico;
  • la conservazione del patrimonio culturale nelle collezioni dei musei europei, negli archivi e in altri istituti di tutela del patrimonio culturale europei non sarà soggetta a restrizioni relative ai diritti d'autore".
Sarà possibile accedere a opere, film o registrazioni musicali che oggi non sono più disponibili in commercio in Europa e a una più ampia gamma di opere audiovisive europee sulle piattaforme di video on demand (VOD).
Gli utenti saranno inoltre completamente liberi di condividere copie di dipinti, sculture e altre opere d'arte di dominio pubblico con piena certezza giuridica.
La direttiva prevede inoltre nuove norme per adeguare il quadro normativo vigente in materia di diritto d'autore alle attuali modalità di accesso ai contenuti. Gli utenti che caricano i propri contenuti online (il cosiddetto "contenuto generato dagli utenti"), ad esempio su YouTube, lo faranno nell'ambito di un quadro giuridico chiaro con espliciti obblighi per le piattaforme. In tutta Europa gli utenti potranno beneficiare della protezione che viene garantita alla libertà di espressione quando caricano video con contenuti appartenenti a un titolare dei diritti, ad esempio meme. Gli interessi degli utenti sono salvaguardati attraverso meccanismi efficaci che permettono di contestare tempestivamente un'esclusione ingiustificata del loro contenuto da parte delle piattaforme.

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