Nel mondo, ogni anno, si producono qualcosa come
due miliardi di terabyte di informazioni. È una conseguenza del fatto che la nostra vita è sempre più digitale. Documenti, fotografie, messaggi, video, biglietti aerei, dati bancari e altri frammenti digitali sono conservati nei dischi dei nostri computer e nelle memorie di tablet e smartphone. Eppure, dicono le statistiche, circa il 30 percento degli utenti
non ha mai eseguito un backup. Per questo è nato il
World Backup Day, che dal lontano 2011 si festeggia ogni 31 marzo.
Il messaggio un po' simbolico del World Backup Day è che almeno il 31 marzo è opportuno fare un backup dei propri dati. Perché trovarsi il giorno dopo ad averli persi
sarebbe davvero un brutto Pesce d'Aprile. In realtà il messaggio del World Backup Day va oltre, anche e soprattutto perché dal 2011 il problema della protezione delle informazioni si è fatto più complesso, non più semplice.
Otto anni fa perdere i dati significava quasi sempre che si era rotto il disco del nostro PC o che avevamo dato il comando sbagliato al momento meno opportuno. Il World Backup Day allora poteva potuto concentrarsi su
un elemento chiave ma semplice: adottare soluzioni di backup serve ad evitare di perdere dati per sfortuna o per errore.
All'alba del 2019 le cose sono ben diverse. È sempre possibile perdere dati come nel 2011, ma ci sono
molte possibili vulnerabilità in più. Il nostro computer principale è lo smartphone che teniamo in tasca e che non associamo al concetto di backup, ad esempio. Poi nel 2011 non c'erano i ransomware e gli altri malware che sono stati
pensati in modo specifico per sottrarci informazioni. Le quali oggi, molto più che nei primi World Backup Day, hanno un chiaro valore economico, prima di tutto per i criminali informatici.
Così oggi il World Backup Day
ha un duplice valore. Da un lato continua a sottolineare l'importanza del backup perché, a quanto pare, ancora non l'abbiamo imparata. Dall'altro è diventato una sorta di San Valentino per i nostri dati digitali, che dobbiamo in generale considerare con maggiore attenzione. Pena il rischio sin troppo alto di perderli.
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