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Microsoft, le nuove abitudini lavorative e di relazioni 'a distanza'

Le principali evidenze dello studio Work Trend Index, che poggia sul Microsoft Graph per analizzare come lo smart working stia cambiando la produttività e il modo in cui ci si intragisce a distanza con gli altri

Autore: Redazione ChannelCity

Pubblicato il: 16/04/2020

Un nuovo modo di lavorare e di 'apprendere' da remoto, determinato dalla situazione di emergenza sanitaria in corso, spingendo milioni di persone ad adattarsi a una nuova normalità. In questo contesto, Microsoft ha pubblicato il primo Work Trend Index, che si bassa su Microsoft Graph per analizzare come lo smart working stia cambiando la produttività e il modo in cui le persone si relazionano.
Di seguito una sintesi dei principali risultati dell’indagine:

Nuovi modi di rimanere in contatto ed essere produttivi:
  • Sono 2,7 miliardi i minuti trascorsi in meeting su Teams in un giorno medio, con un aumento del 200% rispetto ai 900 milioni rilevati il 16 marzo. Questo dato conferma la crescente richiesta di tecnologie che potenzino la comunicazione e la produttività, offrendo le massime garanzie di sicurezza. Significativo anche il dato italiano: nel nostro Paese, infatti, in un solo mese le chiamate e le riunioni su Teams sono aumentate del 775%.
  • 183.000 tenant in 175 Paesi utilizzano Teams for Education per aiutare gli insegnanti a restare in contatto con i propri studenti attraverso le classi digitali. Microsoft ha introdotto due nuove funzionalità molto attese: la possibilità per gli organizzatori di chiudere il meeting per tutti i partecipanti e di ottenere l’elenco di chi si è unito alla riunione.
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La videocamera sempre più utilizzata durante le riunioni digitali:
  • La frequenza dell’utilizzo della videocamera durante le riunioni su Teams è raddoppiata rispetto a prima del lockdown e il numero totale di video call su Teams è cresciuto del 1.000% nel solo mese di marzo.
  • Norvegia e Paesi Bassi sono i due Paesi più propensi ad accendere la videocamera durante i meeting su Teams (60% ). Seguono gli australiani (57%), gli italiani (53%), i cileni (52%), gli svizzeri (51%) e gli spagnoli (49%). La percentuale di inglesi, svedesi e canadesi si attesta invece al 47%, i messicani al 41%. In fondo alla classifica gli indiani (22%), seguiti da Singapore (26%), Sudafrica (36%), Francia (37%), Stati Uniti (38%) e Giappone (39%).
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Aumenta l’utilizzo dei dispositivi mobile nei paesi più colpitie le persone stanno adottando orari di lavoro più flessibili
  • A fine marzo, l’utilizzo di Teams da mobile risulta triplicato rispetto a inizio febbraio. L’aumento più significativo dell’utilizzo di Teams da mobile è stato riscontrato nei Paesi più colpiti, come Italia e Spagna, e nei settori più impattati, come l’educazione e la PA.
  • Nel mese di marzo, il tempo medio tra il primo utilizzo di Teams durante la giornata e l’ultimo è cresciuto di 1 ora. Questo non significa che si lavori di più ma che i lavoratori da casa riescono a organizzare la propria giornata in modo da sfruttare meglio i momenti di massima produttività, bilanciandoli con gli impegni familiari che la quarantena comporta.
Si afferma nuovo modo di lavorare e interagire, oltre l'emergenza
  • Nonostante molte persone stiano tornando in ufficio in Cina, tuttora il numero di nuovi utenti Teams è più del doppio rispetto alla fine di gennaio.
  • Anche il numero di utenti attivi giornalieri su Teams in Cina è in continua ascesa.


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