Sono oltre 9 milioni i cittadini italiani che, intervistati per
Facile.it dall’istituto di ricerca
EMG Acqua, hanno dichiarato che
non useranno più monete e banconote per
paura che queste possano trasmettere il virus del Covid. Il dato arriva da un’indagine condotta, a metà ottobre 2020, su un campione rappresentativo della popolazione italiana adulta con età pari o superiore a 18 anni.Se, a livello nazionale, la percentuale di chi ha dichiarato di abbandonare il contante per paura del contagio è pari al
19%, guardando più da vicino i dati emerge che ad essere più propensi a questa scelta sono gli
uomini(21% rispetto al 17% rilevato nel campione femminile) e i residenti nelle aree
Nord-Ovest (24%).
Gli italiani e il contante
Scorrendo i dati emersi dall’analisi, che si è concentrata anche sul come gli italiani si rapportino alle piccole spese quotidiane, si scopre che ad oggi, per questo genere di pagamenti, il 64% dei nostri connazionali
usa in via esclusiva o preferenziale il denaro contante, ma alla luce di alcuni provvedimenti del Governo, primi fra tutti cashback e lotteria degli scontrini, qualcosa sembra pronto a cambiare.Il 59,4% del campione intervistato ha dichiarato che, visti questi incentivi, da ora in avanti userà maggiormente
carte di credito,
bancomat e
prepagate. A far loro da contraltare, però, un 20,4% di rispondenti (addirittura 26,1% nei centri abitati con oltre 100.000 residenti) che non ha alcuna intenzione di rinunciare a monete e banconote se la spesa è di piccolo taglio.
Zero commissioni, la parola ai clienti
Un altro provvedimento sul quale l’indagine condotta per Facile.it da EMG Acqua ha voluto indagare è l’opinione che i consumatori italiani hanno
sull’abolizione delle commissioni a carico degli esercenti per importi inferiori a 5 euro pagati con moneta elettronica.
Se come prevedibile la stragrande maggioranza degli intervistati (89,6% del campione) è favorevole all’eliminazione, quello che colpisce sono le
motivazioni per cui danno questa risposta.Quasi 1 su 3 (31,3%) afferma di essere favorevole perché ritiene questo possa fare emergere una buona parte di
evasione fiscale. Appena meno (29,6%) sono quelli che si dicono favorevoli perché, sostengono, questo provvedimento avrebbe come effetto quello che gli esercenti non avrebbero
più scuse per non accettare pagamenti con carte elettroniche anche per piccoli importi.Addirittura più di un rispondente su quattro (26,2%, pari a 12.492.268 individui) ha invece dichiarato che è favorevole al provvedimento perché ciò consentirebbe di limitare l’uso del denaro contante e, così, potrebbe aiutare a
contenere la diffusione del Covid.
Ci sono poi piccoli gruppi contrari al provvedimento (6,6% del campione), che non hanno un’opinione specifica in merito (3,8%) o che sono favorevoli, ma per ragioni diverse (2,5%).
Siamo davvero pronti per dire addio al contante?
Siamo quindi un popolo finalmente pronto a fare il
passaggio definitivo verso la moneta elettronica? In realtà non sembra. Se come detto, ad oggi, sempre secondo le dichiarazioni rilasciate nel corso dell’indagine, per le piccole spese il 64% degli italiani usa in via esclusiva o preferenziale il contante, nello specifico più di un italiano su quattro (27,1% degli intervistati) oggi usa
solo ed esclusivamente denaro contante, mentre Il 36,9% preferisce usare il contante e ricorre alla carta unicamente se si trova a non avere in tasca monete o banconote. C’è poi quella che potremmo definire l’altra metà del cielo dei pagamenti, ovvero chi usa
prevalentemente la carta elettronica e ricorre al denaro contante solo se il commerciante non accetta pagamenti elettronici (29,4%) e chi, addirittura, usa esclusivamente la carta elettronica e se il commerciante non accetta bancomat o carte di credito
prende la porta e cambia negozio (6,6% del campione intervistato).
Perché non vogliamo dire addio al contante
Quali sono le ragioni per le quali, nonostante incentivi e provvedimenti che si sono succeduti negli anni, molti non vogliono ancora dire addio al contante? Fra gli
oltre 16 milioni che, in toto o in parte,
non sono disposti a rinunciare a monete e banconote, le ragioni più frequenti di questa scelta sono il fatto che il contante sia percepito come
più comodo rispetto alle carte elettroniche (18%), la
difficoltà a controllare le proprie spese personali (17,2%) o la
paura di furti e clonazioni (16,8%). Da evidenziare anche che il 4% dei rispondenti (circa 675.000 individui) non vuole dire addio al contante per
paura di essere controllato; da banche, governo o chissà chi altro.
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