Secondo una recente ricerca condotta da
Amdocs – fornitore di software e servizi per società di telecomunicazioni – durante la pandemia gli italiani hanno dedicato circa 8 ore delle proprie giornate a guardare la TV o ad attivare servizi di streaming musica, video e giochi. Un dato che cresce del 50% rispetto al periodo pre-Covid.
Per lo streaming – nel pieno delle restrizioni – il tempo speso per la fruizione di contenuti online tocca, in media, le
3 ore e 23 minuti al giorno contro le 2 ore e 10 minuti del periodo pre-pandemia. In aumento anche
il tempo passato di fronte alla TV che, dalla media delle 3 ore e 18 minuti, supera il muro dei 240 minuti per una
media italiana di 4 ore e 26 minuti. La somma porta a un totale di quasi 8 ore al giorno spese dagli italiani nella fruizione di contenuti. Un valore che prima del Covid non arrivava alle 5 ore e 30 minuti (-43%).
La pandemia
ha decisamente accelerato l’accesso ai servizi di contenuto: quasi un italiano su due (48%) dichiara, infatti, di essere ricorso all’acquisto o all’upgrade di abbonamenti quali
Netflix, Amazon Prime, Hulu, YouTube Premium, Apple Music e Spotify.
Anche l’utilizzo di internet è stato ampiamente rilevante durante la pandemia. Un terzo dei rispondenti (34%) ha confermato che
la condivisione della banda con altri membri della famiglia ha interferito e condizionato l’uso della connettività rispetto al passato. Dalla ricerca emerge, infatti, che:
- Un italiano su due (51%) conferma la rilevanza assunta dalla connettività wi-fi in casa come mai prima d’ora, con un 45% del campione che dichiara l’interesse a migliorare la rete wi-fi e il 61% ad aumentare la velocità di internet.
- Ben il 78% degli italiani dichiara di voler continuare a svolgere più attività online post-Covid. Tra le principali, le operazioni finanziare e lo shopping in ambito fashion e food.
Afferma
Roberto Bussolotti, Regional Vice President di Amdocs: “Stiamo assistendo all’ascesa di quello che in Amdocs chiamiamo il consumatore ‘enterprise’ – cioè l’utente business che opera da una ambiente broadband domestico ma che richiede, al tempo stesso, lo stesso livello di servizio e capacità di una rete aziendale. Questo trend identifica un’enorme opportunità per gli operatori di telecomunicazioni e ci aspettiamo che rappresenti un mercato significativo su cui focalizzarsi”.
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