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Carte prepagate: +39% grazie al cashback

Il Governo non rinnova per il 2022, ma alcune banche hanno già lanciato iniziative simili per incentivare i clienti all’uso della moneta elettronica.

Autore: Redazione BitCity

Pubblicato il: 04/11/2021

Il cashback di Stato non tornerà nel 2022; il Consiglio dei ministri ha scelto di destinare le risorse su altre voci di spesa. Eppure, come evidenzia l’analisi di Facile.it, l’iniziativa sembrava piacere ai consumatori e ha contribuito concretamente a far avvicinare gli italiani alla moneta elettronica tanto che, esaminando un campione di 50.000 richieste, il comparatore ha rilevato, nel primo semestre del 2021, un aumento del 39% nel numero di ricerche di carte prepagate, con una crescita importante soprattutto nella fascia di consumatori fino ai 34 anni.
I dati di Facile.it sono rafforzati da quelli che evidenziano come, nel primo semestre 2021, il numero dei pagamenti digitali sia cresciuto del 41% arrivando a 3,2 miliardi, per un totale di oltre 145 miliardi di euro, con uno scontrino medio sceso, anche grazie al cashback, di oltre l’11% arrivando a 45,7 euro (Osservatorio Innovative Payments, School of Management del Politecnico di Milano).
Molti hanno criticato l’efficacia del cashback nella lotta all’evasione fiscale, una delle ragioni che spinse il precedente Governo a introdurre il meccanismo. Non era certo una priorità per gli italiani; già nel 2019, Facile.it aveva messo in evidenza, tramite un’indagine* affidata all’istituto mUp Research che dei 22,4 milioni di cittadini non disposti ad abbandonare i contanti, quasi 6 rispondenti su 10 vi avrebbero rinunciato solo a fronte di una forma di rimborso come il cashback, mentre meno di 1 su 3 lo avrebbe fatto per contribuire alla lotta all’evasione.La formula del cashback non è però destinata a tramontare e anzi, proprio a seguito del successo ottenuto dall’iniziativa di Stato, diversi istituti di credito ne hanno capito le potenzialità e l’hanno fatta propria.
«Fino a che l’iniziativa statale è rimasta in vigore» - spiega Ivano Cresto, Managing Director financial products di Facile.it  -  «alcuni istituti di credito hanno integrato all’interno del proprio home banking l’app ufficiale del cashback di Stato, aiutando così i propri clienti a partecipare all’iniziativa; ora che il cashback statale non è più in vigore, alcune banche hanno scelto di proporre un proprio meccanismo di cashback, con l’obiettivo di continuare a incentivare l’uso dei pagamenti elettronici da parte della clientela».
Il meccanismo promosso dagli istituti di credito e citato da Cresto prevede, normalmente, un rimborso di importo variabile a fronte di un pagamento effettuato con una carta elettronica. La percentuale varia da banca a banca; in alcuni casi viene riconosciuto un cashback iniziale generalmente del 10%, che poi tende a calare nel tempo fino all’1%, mentre in altri casi viene rimborsato un importo fisso per ogni transazione fatta.

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