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Comunicato Kaspersky: streaming e pandemia le esche per le mail di phishing

Spesso il phishing somiglia ad una mail di spam abbinata ad una copia malevola di un sito web certificato: queste copie raccolgono i dati privati dell’utente o incoraggiano il trasferimento di soldi ai truffatori.

Autore: Redazione BitCity

Pubblicato il: 10/02/2022

Durante il 2021, i cybercriminali coinvolti nella creazione e distribuzione di spam e phishing hanno cercato di attirare gli utenti utilizzando argomenti incentrati su investimenti lucrativi, streaming online di film o di prime TV globali e temi relativi a restrizioni, requisiti e benefici della pandemia in corso. Questi sono i risultati principali del rapporto annuale di Kaspersky su spam e phishing.
Come dimostrato dai risultati del rapporto annuale di Kaspersky del 2021, lo scorso anno i cybercriminali hanno usato argomenti popolari per truffare gli utenti.
Investimenti in criprovalute o azioni erano alcuni tra questi argomenti – agli utenti venivano offerte opportunità uniche e “sicure al 100%” per investire i propri soldi e, natualmente, non erano vere. In realtà, queste offerte avevano un compito preciso – far sì che la vittima inviasse i propri soldi ai truffatori.  Kaspersky ha rilevato che anche le truffe basate su prime cinematografiche mondiali erano piuttosto simili: tuttavia in quei casi i criminali offrivano un accesso esclusivo alla proiezione di un film premiato di recente. Solitamente agli utenti veniva mostrato un trailer o un video introduttivo, dopodiché gli veniva chiesto di inserire i dettagli di pagamento per continuare la visione. Superfluo dire che nel momento in cui la vittima pagava anziché ottenere l’accesso al contenuto desiderato perdeva i suoi soldi. Questo modello di truffa è stato abbastanza popolare nel 2021 e, secondo gli esperti di Kaspersky, quasi tutti i grandi film o le première delle serie TV dell’anno e i grandi eventi sportivi sono stati accompagnati dalla comparsa di truffe simili a questa.
La pandemia è stata un’altra grossa esca usata dai truffatori nel 2021. In quel caso, la truffa faceva leva su due punti principali: i risarcimenti da parte dei governi e delle organizzazioni sanitarie e l'accesso ai certificati di vaccinazione. Nel primo caso, le vittime venivano “informate” del fatto che, grazie al programma di supporto collegato alla pandemia, il loro governo avrebbe provveduto a risarcirle. Tuttavia, per poter ottenere il risarcimento la vittima avrebbe dovuto pagare una piccola commissione. Ovviamente queste offerte erano false e i criminali le sfruttavano per rubare soldi e dati bancari.
Un altro tipo di truffa collegato alla pandemia aveva a che fare con le vendite di certificati vaccinali. Alle vittime veniva offerto un certificato vaccinale che avrebbe consentito loro di accedere agli spazi pubblici e di viaggiare senza doversi sottoporre alla procedura vaccinale. Sebbene alcuni forum clandestini offrissero effettivamente tali servizi, nulla impediva ai criminali di fare false promesse in cambio di denaro.
Dal momento che ottenere un certificato vaccinale senza aver ricevuto il vaccino è illegale, è altamente improbabile che le vittime di questa truffa abbiano sporto denuncia alla polizia, ed era proprio Tatyana Shcherbakova, security expert di Kaspersky, ha affermato: “Gli argomenti di cui si parla spesso come il denaro, le prime cinematografiche o avvenimenti mondiali come la pandemia sono da sempre il pane quotidiano dei truffatori. È un fenomeno che continua anno dopo anno e non sembra che i criminali si vogliano fermare. Questo genere di truffa risulta essere efficace perché le persone si fidano troppo di ciò che vedono nella loro posta elettronica e nei browser. È importante essere consapevoli del fatto che esistono molte offerte che sembrano “troppo belle per essere vere” e chiediamo alle persone di fare attenzione e di non fidarsi sempre del contenuto di una mail. Questo approccio potrebbe salvaguardare la loro privacy e il loro denaro”. 

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