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La spesa degli italiani in contenuti digitali nel 2022 vale oltre 3,3 miliardi di euro (+12%)

Secondo i dati dell'Osservatorio Digital Content del Politecnico di Milano il Gaming resta responsabile di quasi la metà della spesa totale dei consumatori con oltre 1,5 miliardi di €, ma registra per la prima volta negli ultimi anni una lieve contrazione (-1%).

Autore: Redazione BitCity

Pubblicato il: 22/12/2022

La spesa dei consumatori in contenuti digitali d’informazione e intrattenimento in Italia nel 2022 supera i 3,3 miliardi di euro, registrando un tasso di crescita del 12% rispetto al 2021. Nonostante un calo del numero assoluto di utenti, aumenta il tempo medio dedicato alla fruizione dei contenuti e continua, seppur a ritmi più ridotti, la crescita del mercato PAID anche dopo i due anni di pandemia: nell’arco di 5 anni, il valore di spesa è infatti più che raddoppiato.

Queste alcune delle evidenze emerse dall’Osservatorio Digital Content promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano, giunto alla sua terza edizione e presentato in occasione del convegno “Dalla pandemia al New Normal: l’evoluzione del settore dei contenuti digitali”.

Oggi il 45% degli internet user italiani fruisce di contenuti a pagamento, sia in abbonamento sia tramite acquisti singoli. Il video intrattenimento è il contenuto più fruito a pagamento (42% degli internet users). Tra i contenuti per cui il consumatore è più disposto a spendere rientrano anche eBook, soprattutto con la modalità dell’acquisto singoli, e musica, tramite abbonamento.

Rispetto al 2021, in media cala il numero complessivo di utenti che fruiscono di contenuti, ma aumenta il tempo medio dedicato dai consumatori più fedeli alla fruizione degli stessi. I maggiori incrementi si registrano nel mondo del video ma crescono anche podcast, eBook e audiolibri. Solamente per magazine e quotidiani si registra nel 2022 una riduzione del tempo medio di fruizione.

Il Video Entertainment secondo settore, dopo il Gaming, per incidenza sul totale della spesa è il comparto che cresce con il ritmo più elevato: +33% rispetto al 2021, superando gli 1,3 miliardi di €. Positivo anche il trend della raccolta pubblicitaria: +22% rispetto al 2021. Nel video, il modello ampiamente predominante resta quello basato sulla sottoscrizione di abbonamenti a piattaforme SVOD (Subscription Video On Demand); mentre il modello TVOD (Transactional Video On Demand), basato su acquisto o noleggio di singoli contenuti genera, oramai, una piccola percentuale della spesa complessiva. Nonostante questo, il modello “adv-based” sta riscontrando sempre più attenzione con nuove iniziative AVOD (Advertising Video On Demand) delle principali piattaforme e con lo sviluppo di canali FAST (Fast Ad Supported Tv) per la programmazione lineare.

Nell’Audio, settore nettamente più contenuto in termini di spesa assoluta, la crescita è del +16% rispetto al 2021 per un totale di 277 milioni di €. Anche la raccolta pubblicitaria cresce, con un ritmo del +24% rispetto all’anno precedente, grazie soprattutto alle performance della musica: quest’ultimo si conferma il contenuto digitale più maturo anche per la spesa del consumatore, che incide per l’83% del totale Audio. Per i contenuti musicali, è ormai ampiamente dominante la fruizione in streaming, con i contenuti tipicamente resi disponibili dalle piattaforme con modelli “all you can listen”. I podcast, seppur non siano più una novità per il consumatore italiano, inseguono ancora un modello economicamente sostenibile e, ad oggi, sono responsabili di una quota ancora marginale sia della spesa del consumatore sia della raccolta pubblicitaria. Anche gli audiolibri si confermano un contenuto di interesse per gli utenti. Questa crescita è riconducibile a tre fattori principali: l’entrata di nuovi player nel settore, l’aumento dei contenuti offerti nei cataloghi e la maggior familiarità degli utenti con il digitale.

Come l’Audio, anche i contenuti News & eBook generano un valore di spesa ancora marginale in termini assoluti. In questo settore, infatti, per il 2022 si stima una crescita contenuta della spesa dei consumatori, pari al +2% che porta il comparto a quota 164 milioni di €. Più elevato l’incremento della raccolta pubblicitaria: +4% nel 2022. L’andamento complessivo di questo settore è il risultato di dinamiche opposte dei singoli contenuti. Da un lato, la spesa per i contenuti informativi continua a crescere, anche se a tassi più limitati rispetto al biennio precedente, in cui il bisogno di informazioni era alimentato dall’incertezza del contesto pandemico. Dall’altro, si stima un andamento opposto e in continuo calo per la spesa in eBook. Dopo l’impennata dovuta dalle condizioni imposte dalla pandemia, infatti, i lettori tornano a preferire il supporto cartaceo.

Infine, il mondo del Gaming, responsabile di quasi la metà della spesa totale dei consumatori, oltre 1,5 miliardi di €, registra per la prima volta una lieve contrazione (-1%). Grazie alle restrizioni pandemiche, questi contenuti avevano guadagnato grande popolarità nel 2020. Tuttavia, con il graduale scemare dell’emergenza sanitaria, si è registrato un calo nel numero di giocatori, e ci si aspetta un consolidamento del mercato intorno ai risultati ottenuti nel 2021 in termini di spesa. Inoltre, pesano su questa dimensione come freni allo sviluppo anche la crisi dei semiconduttori - che ha frenato il passaggio a console di nuova generazione – e la mancata regolamentazione del fenomeno eSports.



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