Secondo una ricerca condotta dallo psicologo
Marcus Squirrell della
Swinburne University of Technology di Melbourne, le persone che frequentano abitualmente i siti porno presentano dei sintomi depressivi e ansiogeni in misura maggiore rispetto alla norma. Dallo studio emergono alcuni dati che forse potevamo dare per scontato, ossia che le persone dedite al cybersesso sono in massima parte
maschi, di ogni età e con un alto livello culturale. Queste persone trascorrono sui siti di sesso circa
12 ore a settimana: le attività più svolte sono chattare, partecipare a sesso a distanza con la webcam, scaricare video e immagini. Ma ciò che colpisce maggiormente dello studio di Squirrell è che il
27% dei frequentatori si siti hard soffre di depressione, il 39% ha alti livelli di ansia e il 35% soffre di stress.
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