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VMware: 9 italiani su 10 più sicuri se possono revocare l'accesso ai propri dati e chiederne la cancellazione

Secondo una ricerca VMware l'81% degli italiani ritiene importante che i dati sanitari rimangano conservati dalla Pubblica Amministrazione all'interno dei confini del nostro Paese.

Autore: Redazione BitCity

Pubblicato il: 23/11/2023

Una nuova ricerca di VMware svela le principali preoccupazioni dei consumatori italiani riguardo alla sicurezza dei loro dati. Dal sondaggio, condotto nello scorso ottobre, è emerso che:

  • l’87% degli italiani si sente più sicuro se può revocare l'accesso ai propri dati e richiederne la cancellazione;
  • il 59% si preoccupa soprattutto della protezione dei dati dai criminali informatici
  • il 64% preferisce che i dati siano conservati in Italia rispetto ad altri Paesi europei.

Gli italiani dicono sì all’elaborazione dei dati da parte dell’AI

L’Intelligenza Artificiale sembra giocare un ruolo positivo nella gestione dei dati dei consumatori: il 65% degli intervistati si dice d’accordo con l’intervento dell’AI nel processare le proprie informazioni se questo significa fornire un servizio migliore (31%), più economico (17%) o più veloce (17%).

Persiste la cautela dei consumatori nella condivisione dei dati bancari
Le app bancarie sollevano intrinsecamente i maggiori problemi di sicurezza tra i consumatori. Ma quando si tratta di analizzare l'equilibrio che i consumatori sono disposti a soppesare tra le opportunità e i rischi connessi alla condivisione dei propri dati finanziari, il 32% teme che i propri dati possano essere condivisi con le banche, mentre il 25% pensa che i propri dati possano essere venduti a società e istituzioni internazionali.

La Pubblica Amministrazione deve offrire servizi sicuri e sovranità dei dati

Quando si tratta delle applicazioni relative ai servizi della PA, è essenziale che i dati siano adeguatamente protetti dalle minacce informatiche, un requisito citato dal 61% dei partecipanti alla ricerca. Per il 33%, i dati raccolti dall'applicazione devono rimanere in Italia e per il 31% non devono essere accessibili a governi stranieri. Queste stesse preoccupazioni emergono anche quando si parla di dati sanitari. L'81% degli italiani ritiene importante che i dati dei pazienti siano conservati all'interno del territorio italiano da parte della Pubblica Amministrazione. Tuttavia, è interessante notare che vi è una notevole fiducia da parte dei consumatori per quanto riguarda la gestione delle informazioni sanitarie, con il 65% dei consumatori che crede che il Servizio Sanitario Nazionale sia in grado di conservare e analizzare in modo sicuro i dati dei cittadini.



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