Dagli anime alle maratone di film nostalgici, il legame della Gen Z con gli schermi è profondo. Questo attaccamento unico crea un paradosso per la sicurezza: più lo spettatore è coinvolto emotivamente, più è facile ingannarlo. L'entusiasmo della Gen Z, infatti, si sta rivelando pericolosamente sfruttabile.
Autore: Redazione BitCity
Pubblicato il: 23/05/2025
Da Naruto ad Attack on Titan, i cybercriminali sfruttano sempre più spesso anime e altri contenuti amati dalla Gen Z come esca. Nel nuovo report, relativo al periodo Q2 2024 - Q1 2025, Kaspersky ha rilevato oltre 250.000 cyberattacchi nascosti da anime popolari, da altri programmi e piattaforme di streaming preferiti dai più giovani. Per aiutare la Generazione Z a riconoscere questi e altri rischi informatici, Kaspersky ha presentato “Case 404”, un gioco interattivo di cybersicurezza pensato per spiegare come proteggere la propria vita digitale.
Oltre il 65% della Gen Z guarda regolarmente contenuti anime, rendendola la generazione più appassionata di sempre. Gli esperti di Kaspersky hanno analizzato cinque titoli particolarmente popolari tra i giovani: Naruto, One Piece, Demon Slayer, Attack on Titan e Jujutsu Kaisen; rilevando 251.931 tentativi di diffusione di malware o file indesiderati, celati sotto i nomi di questi titoli di anime. I cybercriminali sfruttano la fiducia e l’affetto che la Gen Z nutre verso questi contenuti, utilizzando “episodi esclusivi”, “scene inedite” o “accesso premium” come esche per attirare le vittime.
Tra i titoli di anime, Naruto è risultato il più sfruttato, con 114.216 tentativi di attacco nonostante la sua prima messa in onda risalga a oltre due decenni fa. Al secondo posto si trova Demon Slayer, con 44.200 tentativi registrati. Negli ultimi anni, la sua popolarità, amplificata da fenomeni virali e da una fanbase globale in continua crescita, lo ha reso un bersaglio sfruttabile per i cybercriminali, decisi a cavalcare l’onda dell’hype. Nel frattempo, Attack on Titan, da tempo uno dei preferiti del pubblico, si è classificato al terzo posto, con 39.433 tentativi di diffusione di contenuti dannosi rilevati.
Oltre agli anime, Kaspersky ha analizzato anche cinque film e serie TV di grande successo tra la Generazione Z: Shrek, Stranger Things, Twilight, Inside Out 2 e Deadpool & Wolverine. Questi titoli hanno registrato complessivamente 43.302 tentativi di attacco, con un marcato picco di attività da parte dei criminali informatici all’inizio del 2025. Il dato è legato in particolare all’impennata di attacchi associati a Shrek, con oltre 36.000 tentativi totali e un picco significativo nel marzo 2025 — pari al doppio della media mensile registrata nel 2024.
Piattaforme come Netflix, Amazon Prime Video, Disney+, Apple TV Plus e HBO Max hanno ridefinito il modo di fruire di film, serie e anime in un'esperienza coinvolgente e on-demand che soddisfa la passione della Gen Z per i contenuti personalizzati e lo storytelling globale. Tuttavia, questo ha anche creato un terreno fertile per i cybercriminali. Kaspersky ha rilevato 96.288 tentativi di distribuzione di file dannosi o indesiderati nascosti con i nomi delle principali piattaforme di streaming. A differenza dei trend temporali, le piattaforme di streaming offrono un flusso continuo di contenuti, dalle anteprime più attese alle novità nascoste che gli spettatori scoprono mesi o addirittura anni dopo l'uscita.
Dall’analisi di Kaspersky dei servizi di streaming più frequentemente utilizzati dai cybercriminali, Netflix spicca in assoluto, coinvolto in 85.679 tentativi di attacco e associato a oltre 2,8 milioni di pagine di phishing che imitano il brand. I criminali informatici sfruttano il traffico costante, l'ampia portata globale e la frequente attività in abbonamento. Attraverso la simulazione di pagine di login, la condivisione di link “prova gratuita” o falsificando le e-mail di reimpostazione della password, consapevoli di quanto Netflix sia fondamentale per le abitudini digitali della generazione Z.