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La crisi potrebbe ricompattare le telecom

La crisi economina richiede nuove soluzioni, un 'new deal', nuovi accordi tra operatori, governi e regolatori per combinare incentivi ad investimenti adeguati con lo sviluppo della concorrenza. Così pensa Gabriele Galatieri di Genola, presidente di Telecom Italia.

Autore: Redazione Technology

Pubblicato il: 27/10/2008

La crisi finanziaria investirà  anche il settore delle telecomunicazioni ed è per questo che serve un "new deal" tra gli operatori del settore. Lo ha detto il Gabriele Galatieri di Genola, presidente di Telecom Italia, nel corso di un convegno della European Telecommunication Operators Association.
"Siamo nel mezzo di uno shock finanziario ed economico di grandi proporzioni. Sarebbe miope credere che questo shock non toccherà  il settore delle telecomunicazioni", ha detto Galateri."La situazione richiede nuove soluzioni, un 'new deal', nuovi accordi tra operatori, governi e regolatori per combinare incentivi ad investimenti adeguati con lo sviluppo della concorrenza", ha poi aggiunto Galateri.
Per il presidente di Telecom questo momento di crisi "...può anche essere una opportunità  per iniziare un processo di cambiamento produttivo".
"Noi tutti sappiamo che gli investimenti richiesti per la New Generation access Network (NGAN) sono enormi e senza precedenti nella industrie private", ha detto Galateri, ricordando che "...solo in Europa l'aggiornamento della rete a fibre richiederà  investimenti tra i 200 e 300 miliardi di euro". 

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