Tra le tante attività in programma ci saranno laboratori dedicati ai ragazzi e agli insegnanti, per imparare a usare l’IA in modo consapevole e creativo, spettacoli di danza e teatro che mettono in scena il dialogo tra intelligenza naturale e artificiale, una mostra fotografica nata da un concorso che esplora il rapporto tra umanità e tecnologia, e momenti più leggeri come la stand-up comedy.
Autore: Redazione BitCity
Pubblicato il: 14/08/2025
Tre giorni di incontri, dibattiti, laboratori e spettacoli per riflettere su etica, innovazione e umanità aumentata. Dal 6 all’8 novembre 2025 torna a Rovereto il Festival Informatici Senza Frontiere, giunto alla sua decima edizione. Promosso dall’associazione Informatici Senza Frontiere APS, in collaborazione con istituzioni culturali e scientifiche del territorio, il festival è da anni un punto di riferimento per chi desidera comprendere l’impatto delle tecnologie digitali sul presente e sul futuro della società.
Antropomorfi digitali è il tema scelto per questa edizione per esplorare le tecnologie che emulano o amplificano le capacità umane. Dall’intelligenza artificiale alla robotica, dai dispositivi assistivi agli esoscheletri, fino agli agenti autonomi e alle interfacce neurali: tecnologie sempre più sofisticate si inseriscono nella nostra quotidianità, interagendo con linguaggio, gesti e sensi. Il festival pone l’accento sulla “tecnologia buona” invitando a riflettere sulle opportunità che offre per migliorare benessere, inclusione e qualità della vita, senza dimenticare le possibili derive legate a una crescente dipendenza dalla macchina.
L’edizione 2025 si propone come un vero e proprio laboratorio pubblico di pensiero e confronto. Il programma toccherà numerosi ambiti, a partire dal futuro della robotica, con focus su applicazioni sociali, culturali e industriali, capaci di affiancare o sostituire funzioni umane. I robot di domani saranno sempre più simili a noi: dotati di intelligenza, comunicheranno con gli esseri umani usando il loro stesso linguaggio, dando vita a rapporti di tipo “personale” tra uomo e macchina. Questo potrebbe innescare delle relazioni simili a quelle empatiche. Un altro filone di incontri del festival sarà dedicato ai computer e dispositivi neuromorfi, sistemi ispirati al funzionamento dei nostri elementi biologici, con l’obiettivo di costruire computer, o componenti, più efficienti, veloci e meno energivori rispetto a quelli attuali.
Ampio spazio sarà dedicato al tema dell’etica e della coscienza delle macchine, un ambito cruciale che interroga la società sul confine tra ciò che è possibile fare e ciò che è giusto fare. Anche il mondo della scuola e della formazione sarà al centro dei dibattiti, con momenti dedicati all’uso dell’intelligenza artificiale nell’educazione, per comprendere come cambiano gli strumenti, le competenze e le relazioni nel contesto dell’apprendimento.
Non mancheranno infine spunti legati alla memoria digitale, grazie a un panel sulla digitalizzazione degli archivi storici e al racconto di progetti che usano la tecnologia per preservare e rendere accessibile il patrimonio culturale.