Pioneer, uno dei principali e popolari colossi giapponesi dell'elettronica di consumo,
stima una perdita di 130 miliardi di yen (circa 1,1 miliardi di euro) alla fine dell'esercizio fiscale in corso che si concluderà il prossimo 31 marzo, risultato peggiore dei 78 miliardi di euro, precedentemente stimati. A fronte di questa debacle finanziaria l'azienda annuncia la riduzione di 6.000 posti di lavoro a livello mondiale e l'uscita dal settore del mercato TV chiudendo tre fabbriche (Giappone, Usa e UK). Infine alla riduzione di personale si aggiungeranno altri 4.000 contratti a termine che non saranno confermati. E' prevista in giornara un'ulteriore nota dalla filiale italiana di Pioneer.
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