Gli abitanti di Seattle, durante la giornata di ieri, fermandosi in edicola hanno avuto la possibilità di acquistare un souvenir di un pezzo di editoria americana. Il quotidiano locale, infatti, il
Seattle Post-Intelligencer, è uscito con un'ultima edizione cartacea, dedicata alla storia del quotidiano,
fondato 146 anni fa e definitivamente chiuso il 17 marzo 2009 nell'edizione cartacea.
Fondato nel 1863 dalla
Hearst, il gruppo creato da Randolph Hearst, soccombe dinanzi
al calo delle vendite e alla diminuzione delle entrate pubblicitarie. Per questo motivo la direzione ha preso la decisione di rivoluzione completamente il quotidiano,
trasformandolo in un servizio online.
La crisi dell'editoria, nata da anni e continuamente peggiorata, anche a causa del confronto con l'editoria online, acuita dal contesto economico attuale, ha trovato i vertici della Hearst a dover decidere come rispondere alla profonda crisi attraversata dal giornale.
La decisione assunta avrà forti conseguenze sull'equipe di lavoro dello Seattle Post-Intelligencer: la redazione sarà esponenzialmente ridotta e il profondo cambiamento determinerà quindi
il licenziamento della maggior parte dei giornalisti e dei redattori. Nello specifico, da un organico di circa 165 persone,
soltanto 20 accompagneranno il quotidiano in questo profondo cambiamento di genere.
La direzione del quotidiano intende utilizzare le risorse web per trasformare il quotidiano in un punto di riferimento per i cittadini, che non saranno più solamente lettori passivi, ma potranno essere direttamente coinvolti nella segnalazione di notizie, con l'intenzione che il
seattlepi.com diventi la voce dei cittadini, grazie
al continuo scambio di informazioni reso possibile dalla rete.
Perdendo le peculiarità di un giornale stampato, il rinnovamento dovrà essere alla base del nuovo Seattle Post-Intelligencer.
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