Sembrava un limbo felice, quello del settore dei
videogames: la
crisi economica non pareva aver minato l'interesse e l'intenzione d'acquisto di prodotti del settore da parte degli appassionati di giochi multimediali; invece i
dati sulle vendite negli
Stati Uniti relativi a marzo 2009 mettono in luce un'inversione di tendenza. Rispetto a marzo 2008, infatti, si è assistito ad un
calo del 17% nelle vendite di videogiochi e del
18% per quanto riguarda il settore hardware.
Il dato, secondo l'opinione di
Wedbush Morgan, analista di
"Michael Pachter", deve essere però correttamente interpretato e soprattutto è necessario contestualizzare le cifre relative alle vendite del 2008: l'anno passato, infatti, durante il mese di marzo si festeggiava la Pasqua e questo potrebbe aver incrementato le vendite. Inoltre, il lancio di tre giochi popolari, "
Super Smash Bros. Brawl" di
Nintendo, "
Tom Clancy's Rainbow Six: Vegas" di
Ubisoft e "
Army of Two" di
Electronic Arts potrebbe aver indotto gli utenti ad aumentare gli acquisti. Ciò nonostante, è lo stesso Morgan a prevedere dati in ribasso anche per il mese di aprile.
Le grandi aziende del settore, se ciò fosse confermato, dovranno rispondere per contrastare
il calo di vendite. Due le strade possibili: una
riduzione dei prezzi o la creazione di
prodotti sempre più innovativi, in grado di catturare l'attenzione dei clienti.
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