Dopo la storica sfida a scacchi tra il computer
Deep Blue e il campione
Kasparov nel 1997, un altro supercervellone
Ibm è pronto a
sfidare l'intelligenza umana.
Questa volta la competizione avverrà all'interno di
Jeopardy, un popolare quiz televisivo americano che richiede una notevole cultura generale e, soprattutto, buone doti di logica difficilmente simulabili artificialmente.
Un team di 20 esperti Ibm ha lavorato per tre anni alla creazione di un nuovo supercomputer, nome in codice
"Watson", in grado di
interagire verbalmente con il linguaggio umano,
prendere decisioni e
fornire risposte a interrogativi complessi.
Watson sarà presto trasferito a Los Angeles per competere al telequiz contro le migliori menti americane.
La tecnologia all'interno del cyber-concorrente si basa su tecniche avanzate di elaborazione
del linguaggio naturale, apprendimento meccanico e recupero delle informazioni: la strada per l'effettiva creazione dell'
intelligenza artificiale è quindi ancora lunga, ma secondo gli esperti quello di Ibm rappresenta sicuramente un sensibile passo avanti nelle dinamiche di
interazione uomo-macchina.
Lato ludico a parte, il progetto di Ibm offre un range molto ampio di potenziali applicazioni in diversi campi tecnologici.
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