Le
emittenti radio online hanno finalmente raggiunto un
accordo con le case discografiche sui diritti d'autore, ponendo fine ad una fase negativa che aveva rischiato di portare molte di loro alla crisi o alla chiusura.
Dal
2007, a causa di una decisione del
Copyright Royalty Board (CRB), le radio che diffondevano musica sul web dovevano pagare alle major royalties altissime:
0.19 centesimi per ogni brano diffuso.
Le proteste delle emittenti, tra cui le celebri
Pandora e
AccuRadio, dopo essere rimaste inascoltate per diverso tempo, hanno ora trovato riscontro nell'accordo siglato con l'associazione per la gestione dei diritti dei performer
SoundExchange, che promette di offrire vantaggi a tutte le parti in causa.
L'accordo prevede un
sistema di pagamento dei diritti d'autore differenziato in base alle entrate economiche dell'emittente: le grandi radio (che fatturano più di 1,25 milioni di dollari) dovranno pagare una percentuale fino al 25% dei profitti o una percentuale sulla base delle singole canzoni, mentre le emittenti più piccole pagheranno somme inferiori secondo una formula differente.
L'intesa è stata siglata anche da grandi società come
Sony BMG e
Warner Music Group, oltre a
più di 2.500 case discografiche indipendenti.
Per le web radio si prospetta quindi una possibilità di riscatto e una nuova stagione d'oro. Tra le altre,
Pandora ha approvato l'accordo definendolo in un post sul blog ufficiale come "quello di cui avevamo davvero bisogno".
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