Le aziende generalmente non vedono di buon occhio i
social network, temendo che il loro utilizzo, oltre a rappresentare una perdita di tempo, possa comportare rischi per la sicurezza delle proprie reti.
Una recente indagine
Sophos conferma questo timore: il
25% delle aziende monitorate dalla società di ricerca ha subito attacchi di
spam, phishing o malware provenienti proprio dai siti del cosiddetto Web 2.0.
La percezione del pericolo è alta: Il
63% degli amministratori di sistemi è convinto che i dipendenti siano portati a condividere troppe informazioni personali sulle community online. Gli utenti di siti come
Facebook e
Twitter rischiano soprattutto di incorrere in
furti di identità e di cadere vittime di
hacking.
La metà delle aziende coinvolte vede come unica soluzione il
blocco dei portali, mentre Sophos consiglia un metodo di difesa meno drastico: la soluzione risiederebbe in un
comportamento proattivo da parte degli stessi social network, che dovrebbero effettuare lo
scanning di link e contenuti per controllare se siano malevoli o meno.
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