Se gli hacker facessero una gara sul numero di
dispositivi infettati da
virus, il giovane australiano protagonista della vicenda, potrebbe essere il vincitore della competizione. Un
hacker di 20 anni, cittadino
australiano, infatti, è stato
rinviato a giudizio dopo essere stato incriminato per aver creato un virus, capace di
infettare 74 mila computer. Il
virus agiva catturando
dati bancari e
carte di credito e permetteva quindi al ragazzo di avere a disposizione informazioni riservate e personali di un altissimo numero di persone. Oltre a questo, il giovane aveva creato un
software capace di
disabilitare i sistemi di difesa dei computer, dopo averli bombardati con traffico indesiderato.
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