Il
Corriere della Sera ha messo in luce le problematiche cui starebbe andando incontro il
piano Romani, che prevede l'estensione
in tutta Italia della
banda larga entro il
2012.
Il progetto, che prende il nome dal fautore del piano, il sottosegretario alle Comunicazioni Paolo Romani, non avrebbe ancora ricevuto l'approvazione da parte del
Cipe, fondamentale per il proseguio dei lavori: il
finanziamento statale di
800 milioni di Euro (una cospicua parte, rispetto ai
1450 milioni complessivi prefissati) resta dunque sulla carta.
La mancata approvazione suscita una reazione a catena: perchà©, senza lo sblocco del finanziamento statale, non partiranno nemmeno i
200 milioni promessi dagli
operatori telefonici e destinati alle zone più bisognose di
aiuto economico.Fino ad ora la sola parte iniziale del progetto che ha rispettato i tempi prefissati, è quella di competenza di
Infratel, l'azienda statale che ha dato avvio alle gare per il potenziamento delle
infrastrutture telefoniche nel Sud Italia.
Secondo il quotidiano a proposito della fase di stallo ci sono
posizioni contrastanti: lo staff del sottosegretario Romani si dice convinto che l'approvazione del Cipe giungerà a breve, mentre altri ambienti governativi dichiarano il contrario.
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