Gli scienziati della
Stanford University stanno lavorando ad un nuovo tipo di fotocamera destinata a rivoluzionare il mondo della fotografia digitale. La
Stanford Camera (ribattezzata
“Frankencamera†perch੠realizzata utilizzando componenti eterogenei forniti da
Nokia, Canon e
Texas Instruments), ancora allo stadio di prototipo, sarà
open-source, permetterà cioè ai programmatori di aggiungere al dispositivo funzionalità e nuove caratteristiche attraverso operazioni di aggiornamento.
A portare avanti il progetto sono principalmente
Mark Leroy, docente al Computer Science and Electrical Enginnering Department dell'istituto, e il suo studente
Andrew Adams.
Grazie alla nuova tecnologia, le performance delle fotocamere non saranno più legate esclusivamente al
software preinstallato dalla casa produttrice, ma potranno essere potenziate e personalizzate. Il sistema operativo sarà basato su
Linux, l'OS open source per eccellenza.
Varie applicazioni potranno controllare l'autofocus, il flash, l'otturatore, l'interfaccia utente, le capacità
HDR (High Dinamic Range), le funzioni di interpolazione e di correzione.
Adams ipotizza che le applicazioni potranno essere fornite attraverso uno store online, "nello stesso modo in cui oggi gli utenti di iPhone scaricano nuove applicazioni sul proprio telefono".
Si prevede che il primo modello di fotocamera open-source verrà messa in commercio nel giro di un anno, dando origine ad una gamma di applicazioni potenzialmente illimitate. Il costo ipotizzato è
superiore ai 1000 Euro.
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