Agli italiani piace giocare a Poker, anche sul web.
Un anno fa ha avuto il via libera dai
monopoli di stato: da allora il
Poker online ha iniziato a essere scelto da
un sempre maggior numero di utenti, come forma di intrattenimento, tanto da arrivare ad avere, in un anno di attività , 120mila addetti e 5mila imprese circa.
Un interesse che fa sorridere anche le casse dello stato, trasformando il gioco in “uno dei principali
contribuenti dello stato con oltre 7,5 miliardiâ€, come sottolineato dal direttore generale di
Amms. Sembra inoltre che si tratti di cifre destinate a crescere; il 16 settembre si è tenuto a
Venezia un
convegno sul Poker online, organizzato da
Agicos e
Gioco Digitale: durante il convegno sono stati presentati alcuni dati sul
bacino d'utenza e Human Highway, che ha presentato una ricerca sul settore, ha messo in rilievo le enormi
potenzialità di crescita esistenti.
Human Highway ha anche delineato il ritratto del
giocatore di poker online “tipoâ€: età compresa fra i 20 e i 40 anni e sesso maschile.
Durante il convegno, si è anche parlato di un argomento sempre più pressante negli addetti al lavoro del settore: il
cash games, ossia la possibilità di rilanciare con soldi veri durante le partite.
La nuova modalità di gioco sembrerebbe sul punto di poter debuttare, ma alcune perplessità fanno rallentare il passo degli addetti ai lavori.Una fra tutte, la
questione etica, che si interseca con quella
industriale: non permettere che la gente si rovini è utile sia per il benessere dei giocatori, che per la salute del mercato del gioco online. Il danno d'immagine sarebbe enorme e si correrebbe il rischio che un'alta percentuale di giocatori smettesse di giocare.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di
BitCity.it iscriviti alla nostra
Newsletter gratuita.