In un recente
post sul blog ufficiale,
Google non ha rivelato il meccanismo che regola la ricerca su internet, ma ha comunque fatto
luce su un aspetto finora controverso.
I
meta tag keywords - le
parole chiave che associano un sito a delle categorie di ricerca - sono
completamente ignorati da Google.
Circa dieci anni fa i webmaster consideravano i meta tag come una serie di parole chiave
il più diffuse possibile, da inserire nel codice html, per far risultare il proprio sito sempre ai
primi posti.
Questo ha provocato il famoso
effetto "Pamela Anderson", ossia l'inclusione del nome della ricercatissima attrice nei meta tag, per migliorare il posizionamento del proprio sito.
Quando questo fenomeno ha iniziato ad affermarsi, Google ha deciso di non considerare più le parole chiave decise dai webmaster. Il motore di ricerca, tuttavia, supporta
altri tipi di parole chiave come il meta tag
“descriptionâ€, come testo visualizzato sotto il titolo della pagina nei risultati di una websearch. Ma mai per il posizionamento, puntualizza il
Search Quality Team di Google. E l'intenzione è quella di continuaresu questa strada.
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