Ha un costo di 79 centesimi di Euro, è disponibile su
App Store dal 21 gennaio scorso ed è stata creata da
Luigi Marino, un giovane programmatore napoletano. Stiamo parlando della seconda applicazione per
iPhone scaricata in Italia, in grado di far nascere polemiche e attirare l'attenzione mediatica: l'applicazione è dedicata a
Benito Mussolini e propone all'utente un prontuario di circa 100 frasi pronunciate dal
Duce, in formato testo, video e audio.
Così, frasi ad effetto passate alla storia come gli
slogan del movimento fascista sono a disposizione di chiunque voglia intrattenersi e intrattenere gli amici ricordandole.
Proprio in questo risiede il problema, perchà© l'
apologia al fascismo è un reato e un'applicazione basata sulla riproposizione delle
frasi pronunciate dal Duce, a detta di molti, richiama i concetti cardine della dittatura fascista.
L'inventore di
iMussolini ha sottolineato di aver reso disponibili le frasi comunemente diffuse online o sui libri, ma questo non ha placato gli animi. Le polemiche si sono concretizzate nell'azione di
Flavio Arzarello, coordinatore nazionale della Fgci, che ha indirizzato una
lettera ad Apple, chiedendo la rimozione dell'applicazione, le cui caratteristiche sarebbero in contrasto con la
Costituzione Italiana.
Come spiega Arzarello: "Apple, da sempre attenta a non cadere in trappole su questo genere di cose dovrebbe rispettare la Costituzione italiana che vieta esplicitamente l'apologia di fascismo nel nostro Paese. La stessa presa di distanza dell'autore dell'applicazione è una clamorosa presa in giro, dal momento che l'applicazione è sostanzialmente un inno al fascismo. Se Apple non interverrà , chiediamo espressamente al Ministro dell'Interno, tanto sensibile alla
sicurezza in rete, di adoperarsi per stoppare questa sconceria telematica".
Parole forti, che non restano però entro i confini italiani: il quotidiano
Financial Times Deutschland ha commentato "come sia riuscito questo applicativo a scivolare attraverso la censura della Apple rimane un mistero. Questo prodotto non riflette la missione della Apple di apostolo morale del mondo elettronico", ricordando la decisione di Apple, di poco tempo fa, di rimuovere un'applicazione proposta dal settimanale tedesco Stern, criticata perchà© proponeva immagini di donne in abiti troppo succinti.
Due mezzi, due misure?
In attesa di un riscontro da parte delle Autorità , Apple non ha eliminato l'applicazione, ma ha deciso di rimuovere le
frasi inneggianti al fascismo diffusesi su
iTunes: una delle conseguenze dell'applicazione è l'aver scatenato l'entusiasmo degli nostalgici del fascismo, che, spinti dalla pubblicazione dell'applicazione, hanno trovato la giustificazione per scrivere il loro pensiero politico su iTunes.
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