Dopo le polemiche scaturite dal lancio dell'applicazione
iMussolini e le discussioni protrattesi a lungo sulla leicità dell'utilizzo di frasi, video e audio del
Duce, scende in campo anche un altro attore, intenzionato a impedire ad Apple di commercializzare l'applicazione. Stiamo parlando di
Cinecittà Luce, intervenuta per chiarire la sua posizione in merito alla vicenda.
Questa volta sotto i riflettori non sono puntati solo sul rischio che i contenuti possano essere correlati al reato di
"apologia del fascismo", ma ciò che interessa Cinecittà Luce sono i
diritti sui filmati proposti nell'applicazione. Infatti, filmati e le fonti audio, della durata di circa 25 minuti, proverrebbero dall'
Archivio Storico Luce, che non ha in alcun modo autorizzato la diffusione degli stessi.
La dichiarazione ufficiale chiama direttamente in causa
Apple e l'inventore dell'applicazione,
Luigi Marino, il giovane programmatore napoletano arricchitosi in breve tempo grazie ad iMussolini, sottolineando di non aver "in alcun modo autorizzato la
commercializzazione di tali filmati nà© al signor Luigi Marino, che risulta essere l'ideatore dell'applicazione, nà© tanto meno alla Apple."
Accuse gravi quelle portate avanti dalla società che sostiene che i video oggetto della contesa "provengono dall'Archivio Storico Luce e sono stati indebitamente
scaricati da
dvd di
documentaristica storica regolarmente in vendita. I filmati sono caratterizzati dal logo dell'Archivio Storico Luce in modo inequivocabile".
A questo punto Apple dovrà tirare le somme e decidere come comportarsi dinanzi a quanto sta avvenendo: oltre alla diatriba sul valore e le implicazioni ideologiche e politiche di una simile applicazione, diatriba che ha scavalcato i confini italiani, avanzano ora anche problemi legali sul
copyright.
Sottolinea infatti Cinecittà Luce l'intenzione di
procedere legalmente contro "chiunque abbia impropriamente fatto e commercializzazione di materiale di nostra proprietà ", invitando quindi Apple a interrompere "immediatamente la vendita" dell'applicazione.
Le polemiche di Cinecittà Luce non sono incentrate però solo sulla questione economica: è premura della società sottolineare i rischi legati ad una
strumentazione economica dei filmati in questione; è infatti messo in evidenza che "risulta inoltre inaccettabile l'uso di
materiale storico fuori dal contesto dell'analisi complessiva che caratterizza da sempre la produzione di documentari da parte di Cinecittà Luce. L'uso strumentale, e a fini economici, dei discorsi di Mussolini in questa maniera impropria è particolarmente
odioso e
diseducativo. Un'aberrazione, questa, ben lontana dai valori e dalle pratiche quotidiane di una azienda pubblica impegnata sul fronte della ricerca storica e della documentazione della
memoria collettiva."
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