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iMussolini, Cinecittà  Luce vuole denunciare Apple

Cinecittà  Luce ha minacciato querele contro Apple se non ritirerà  l'applicazione iMussolini: alla base, motivazioni legate al copyright sui filmati e il rischio di un uso non educativo di tali materiali.

Autore: Santina Buscemi

Pubblicato il: 03/02/2010

Dopo le polemiche scaturite dal lancio dell'applicazione iMussolini e le discussioni protrattesi a lungo sulla leicità  dell'utilizzo di frasi, video e audio del Duce, scende in campo anche un altro attore, intenzionato a impedire ad Apple di commercializzare l'applicazione. Stiamo parlando di Cinecittà  Luce, intervenuta per chiarire la sua posizione in merito alla vicenda.
Questa volta sotto i riflettori non sono puntati solo sul rischio che i contenuti possano essere correlati al reato di "apologia del fascismo", ma ciò che interessa Cinecittà  Luce sono i diritti sui filmati proposti nell'applicazione. Infatti, filmati e le fonti audio, della durata di circa 25 minuti, proverrebbero dall'Archivio Storico Luce, che non ha in alcun modo autorizzato la diffusione degli stessi.
La dichiarazione ufficiale chiama direttamente in causa Apple e l'inventore dell'applicazione, Luigi Marino, il giovane programmatore napoletano arricchitosi in breve tempo grazie ad iMussolini, sottolineando di non aver "in alcun modo autorizzato la commercializzazione di tali filmati nà© al signor Luigi Marino, che risulta essere l'ideatore dell'applicazione, nà© tanto meno alla Apple."
Accuse gravi quelle portate avanti dalla società  che sostiene che i video oggetto della contesa "provengono dall'Archivio Storico Luce e sono stati indebitamente scaricati da dvd di documentaristica storica regolarmente in vendita. I filmati sono caratterizzati dal logo dell'Archivio Storico Luce in modo inequivocabile".
A questo punto Apple dovrà  tirare le somme e decidere come comportarsi dinanzi a quanto sta avvenendo: oltre alla diatriba sul valore e le implicazioni ideologiche e politiche di una simile applicazione, diatriba che ha scavalcato i confini italiani, avanzano ora anche problemi legali sul copyright.
Sottolinea infatti Cinecittà  Luce l'intenzione di procedere legalmente contro "chiunque abbia impropriamente fatto e commercializzazione di materiale di nostra proprietà ", invitando quindi Apple a interrompere "immediatamente la vendita" dell'applicazione.
Le polemiche di Cinecittà  Luce non sono incentrate però solo sulla questione economica: è premura della società  sottolineare i rischi legati ad una strumentazione economica dei filmati in questione; è infatti messo in evidenza che "risulta inoltre inaccettabile l'uso di materiale storico fuori dal contesto dell'analisi complessiva che caratterizza da sempre la produzione di documentari da parte di Cinecittà  Luce. L'uso strumentale, e a fini economici, dei discorsi di Mussolini in questa maniera impropria è particolarmente odioso e diseducativo. Un'aberrazione, questa, ben lontana dai valori e dalle pratiche quotidiane di una azienda pubblica impegnata sul fronte della ricerca storica e della documentazione della memoria collettiva."

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