In
Messico le
autorità governative vogliono lottare contro la criminalità : poco male, anzi, un'attività che dovrebbe essere ai primi posti nell'ordine del giorno di tutti i governi. Sta però facendo discutere una legge che, se applicata, porterà alla
disattivazione di circa
30 milioni di telefonini.
Una legge nazionale
anticriminalità prevede infatti che i possessori di un numero di cellulare debbano comunicare le proprie
generalità via
sms o con una registrazione nei
negozi di telefonia, chiamati a raccogliere i dati degli utenti.
Lo scopo di questa norma è sfavorire i
reati basati sull'utilizzo di un telefonino, come estorsioni e richieste di riscatto e le
comunicazioni fra criminali che avvengono telefonicamente, ad esempio negli accordi sul traffico di droga.
In
Senato era stata avanzata una proposta per posticipare di un anno l'attuazione della legge, ma la proposta è stata respinta.
Nelle ultime settimane le autorità hanno lanciato una campagna
di comunicazione per ricordare l'obbligo ai cittadini: attraverso spot in Tv e alla radio è stato suggerito ai possessori di cellulari di inviare le proprie generalità con un Sms ad un numero appositamente creato, ma non sembra che la campagna di informazione abbia colto nel segno. Secondo quanto emerso, sembra che, rispetto alle 83 milioni di linee mobili attive nel Paese, finora le
registrazioni si sono state arrestate a quota 55 milioni.
La Reuters ha riportato le dichiarazioni di
Guillermo Ferrer, capo delle relazioni istituzionali di
America Movil, principale operatore telefonico messicano: "Quasi 30 milioni di persone saranno colpite... molte delle quali dipendono dal cellulare, loro unico mezzo di comunicazione".
L'applicazione della legge, ossia la disattivazione dei cellulari non registrati, causerebbe ripercussioni sulla facoltà di comunicare dei cittadini e sugli introiti delle compagnie telefoniche del Paese.
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