Non c'è pace per Flash. Sembra che tutte le aziende di internet si stiano rivoltando contro la tecnologia di Adobe: in prima linea c'è sempre Apple con uno Steve Jobs dal dente avvelenato, ma recentemente si è aggiunta anche Microsoft, seppur con minore intensità . Alla lista ora bisogna aggiungere anche Opera, che sposa le tesi di Apple attraverso le parole dell'analista interno Phillip Grà¸nvold: "In Opera crediamo che al futuro del web corrispondano standard aperti e Flash non è una tecnologia o uno standard web aperto". Su questo punto l'aderenza alle tesi di Jobs è massima, per lo più riguardo allo standard HTML5.
Ma c'è di più: "Flash come video container ha poco senso per l'uso della CPU, il consumo della batteria, del WiFi, eccetera; è possibile cuocere un uovo su alcuni dispositivi che utilizzano Flash dopo aver avviato la riproduzione di un filmato: una ragione ci sarà per questo", ha continuato Grà¸nvold al sito TechRadar. Flash, in ogni caso, deve continuare ad essere supportato fino al suo completo superamento. Troppo diffusa la tecnologia di Adobe: "I contenuti Internet moderni dipendono da Flash. Se togli flash, non hai Internet", ha dichiarato Grà¸nvold.
Ma da Opera arriva anche l'appello perchè Adobe passi presto a concentrarsi sul futuro del web, sugli standard aperti. Questo per evitare di rimanere indietro rispetto ai competitors e per rafforzare l'immagine aziendale, seriamente compromessa dagli attacchi di Apple. Le parole di Grà¸nvold, senza prendere una posizione netta, rendono comunque l'idea che le aziende del settore ICT si stanno facendo di Adobe. Ed è probabile che, quando si arriverà alla resa dei conti, Flash potrebbe ritrovarsi solo contro il mondo del web. Adobe è avvisata.
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