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comScore, il download musicale sui cellulari non decolla

I dati di comScore relativi al primo trimestre 2010 mostra come gli utenti Usa preferiscano scaricare dalla rete la musica sul Pc e in un secondo momento passarle sul telefonino, invece di effettuare il download direttamente dal proprio dispositivo mobile.

Autore: Redazione D.Life

Pubblicato il: 22/05/2010

Il download musicale sui telefonini stenta a decollare, almeno in Usa: lo mettono in mostra gli ultimi dati relativi all'utilizzo che gli utenti fanno dei loro dispositivi.
Secondo i dati relativi al primo trimestre 2010, infatti, meno del 2% dei proprietari di telefonini, infatti, ha scelto di scaricare brani musicali sul proprio cellulare.
Una quota che mostra come le persone preferiscano scaricare musica sul proprio computer, per poi caricarle sul telefono: è infatti il 24% degli utenti che ascolta le proprie canzoni preferite attraverso il cellulare, ma considerando la bassa percentuale di download sui telefonini, si può dedurre che il Pc assuma il ruolo di tramite.
I dati sono stati resi noti da una ricerca di comScore riguardante le modalità  di fruizione dei cellulari da parte degli utenti.
Secondo quanto emerso, oltre all'ascolto di musica segnalato dal 24% degli intervistati, l'82% utilizza il cellulare  per inviare Sms, il 35% per giochi e altre applicazioni e il 25% si collega alla rete.
Riguardo al download musicale, non vi sono dati certi sulla suddivisione del mercato fra gli attori principali: ciò che è noto è che Nokia e Spotify stanno cercando di minare la leadership di iTunes di Apple, come del resto ambiscono a fare Rhapsody America e Viacom.
Spotify, grazie alla peculiarità  della propria offerta, spera di conquistare l'interesse degli utenti: la commercializzazione legale di musica digitale online è infatti gratuita per coloro che accettano di ricevere anche la pubblicità . In caso contrario, il servizio è a pagamento come quello dei suoi competitors.
Ma è sulla gratuità  del download che la società  cerca di far leva per aumentare il suo bacino d'utenza, sperando che le persone preferiscano ricevere pubblicità , pur di non pagare per avere i loro brani preferiti.

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