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Facebook, meno di 30mila gli "addii"

A dispetto delle previsioni degli organizzatori del Quit Facebook Day, sarebbero solo 30mila circa gli utenti che hanno deciso di abbandonare il social network, a seguito delle polemiche delle scorse settimane sulla privacy.

Autore: Santina Buscemi

Pubblicato il: 01/06/2010

Lo avevamo preannunciato ieri, lasciando solo un breve spiraglio al dubbio sull'effettiva riuscita del Quit Facebook Day, ed oggi dobbiamo ufficializzare il fallimento dell'iniziativa.
Secondo le stime, sarebbero infatti circa 30mila gli utenti che hanno deciso di mettere fine alla loro avventura sul più popolare fra i social network, a causa del tormentone mediatico che ha colpito il team management della società , rea di non tutelare adeguatamente le informazioni personali degli iscritti.
A dispetto dei 33.897 iscritti al sito del movimento promotore del Quit Facebook Day, sarebbero, secondo le stime, solo 26mila le persone che "hanno fatto la valigia" e sono ritornati alla "vita prima di Facebook": quella fatta di un numero maggiore di libri da leggere, dell'accesso alla rete solo per controllare la posta elettronica o per cercare notizie e informazioni online, e del chiedere a una bella ragazza il suo numero di cellulare, non il suo nome registrato su Facebook.
La causa di questo flop?
Sarà  stato il messaggio di Zuckerberg, sceso in campo per assicurare che il sito custodirà  d'ora in avanti con maggiore attenzione i dati degli utenti, o il disinteresse per la questione della riservatezza delle informazioni pubblicate, oppure, chissà , il non essere proprio conoscenza dell'intera faccenda.
Secondo un sondaggio di Vision Critical, condotto su 700 utenti Facebook Usa, solamente l'11% era informato del Quit Facebook Day, mentre solamente il 2% aveva deciso di cancellare il profilo.
Oppure, ultima e fondata ipotesi, siamo ormai dipendenti da Facebook e, anche se non lo ammettiamo, pensare di vivere senza, risulta troppo difficile, impossibile, forse.

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